È certamente un mese di maggio frizzante e più ricco del solito di novità, quello che ci accingiamo a descrivere agli affezionati navigatori della Rete. Con l’arrivo della bella stagione, infatti, il numero di notizie interessanti e curiose di cui parlare è decisamente aumentato, con la comparsa, tra l’altro, di numerose “new entry” provenienti da Paesi di cui normalmente si sente parlare decisamente ben poco.
Ma bando alle ciance e partiamo subito con il consueto aiuto di Google: il menù degli articoli da “servire in tavola” è, infatti, decisamente succulento e variegato e, si sa, non bisogna mai fare attendere troppo i commensali, pena il loro spazientirsi.
La pittrice riminese che vive a Tahiti. Da 27 anni vive in un luogo che pur essendo reale, è in grado di fare sognare moltissimi italiani e, tra essi, sicuramente anche moltissimi riminesi. Per la pittrice riminese Benilde Menghini, tuttavia, Tahiti non è un sogno, ma una realtà quotidiana, visto che la donna ci vive da ben 27 anni. A parlare dell’artista è il periodico dell’isola polinesiana in lingua francese La Depeche de Tahiti, che racconta di come la nostra concittadina sia arrivata nel 1985, dopo aver vissuto 10 anni a Venezia, dove ha studiato Belle Arti ed Architettura.
Come afferma la pittrice, è una storia curiosa quella che la lega all’elemento acquatico. “Da una città sull’acqua, Rimini, sono passata ad una città sotto l’acqua, Venezia, per poi finire in un’isola in mezzo all’acqua, Tahiti. E dire che in Polinesia c’ero arrivata per caso, durante un viaggio in barca. Dovevo restare solo 2 o 3 mesi, e sono passati ormai 27 anni”.
A favorire la scoperta della propria vena pittorica, la burocrazia che, onnipresente, non sempre viene per nuocere. “A causa della mia cittadinanza italiana, all’inizio non potevo lavorare, così ho deciso di visitare le gallerie d’arte e ho capito che, in Polinesia, era facile esporre i propri quadri. Così tutto ha avuto inizio”.
Soggetto principale delle opere della Menghini sono le donne dell’isola, che ritrae spesso immerse nel tipico ambiente polinesiano e circondate un vasto numero di tinte e colori legate al mare e alla lussureggiante flora isolana.
“Non ho modelli, guardo un sacco di foto e questo è l’atteggiamento che voglio. Una volta che lo fisso sulla tela, il resto viene semplicemente naturale”. Che sia il caso di chiederle di dipingere uno dei prossimi manifesti balneari dell’estate riminese?
Crisi: la squadra campione nazionale britannica di cheerleading cerca fondi per partecipare ai campionati europei di Riccione. Continuiamo a parlare di sogni. Anzi, più che di sogni, parliamo di speranze. A sperare, in questo caso particolare, sono le giovani cheerleader di una squadra del Warwickshire, per tre anni consecutivi vincitrice del premio di migliore team britannico. Purtroppo, anche se normalmente la maggior parte delle persone associa l’idea di cheerleader a quella di persone che supportano una squadra, in questo caso sono le ragazze stesse ad avere bisogno di supporto, dal momento che, per potersi recare ai Campionati Europei di Cheerleading, che avranno luogo a Riccione i prossimi 30 giugno e 1 luglio, dovranno reperire un totale di 20mila sterline (poco meno di 25mila euro). A dare la notizia è il periodico locale The Warwick Courier, che segnala anche come alle 17 giovani manchino ormai solamente 5mila sterline per potere coronare la propria aspirazione di partecipare all’evento.
Fabio Parri