Un obiettivo, due circoli ANSPI. È il caso della parrocchia di San Giovanni Battista che, per portare avanti ed integrare la sua missione educativa, si serve delle attività di ben due circoli. Questo per proseguire nel tempo anche l’importante e notevole tradizione sportiva, cioè quella della Polisportiva Stella, conosciuta ed apprezzata in tutta Rimini. E così, come detto, sono due le associazioni affiliate all’ANSPI che fanno riferimento alla già citata parrocchia: quello della “Stella” e quello che prende il nome dall’omonima chiesa.
“Sono 700 i ragazzi che praticano discipline sportive nel centro polisportivo della Stella – commenta don Salvatore Pratelli, uno dei responsabili di questa bella e fruttuosa organizzazione – Quegli spazi sono diventati un luogo di aggregazione e di educazione tecnica allo sport, ma non solo: al centro viene messa la crescita umana del ragazzo”.
Il circolo Stella quindi come concilia l’agonismo necessario nella pratica di uno sport e l’aspetto educativo?
“Dopo aver fatto sport i ragazzi possono ritrovarsi anche per partecipare ad iniziative ricreative e formative. Uno dei nostri scopi è anche quello di organizzare il centro estivo rivolto proprio a questi giovani atleti. Partendo da una base di centinaia di giovani questa proposta raggiunge molte famiglie, non tutte necessariamente legate alla parrocchia”.
Ed invece il circolo San Giovanni Battista cosa fa di bello?
“È una realtà che offre una copertura dal punto di vista giuridico (sotto l’aspetto assicurativo n.d.r.) e per questo tesseriamo tutti i bambini che partecipano alle iniziative; dal punto di vista formativo, invece, il circolo esplica la sua funzione attraverso le attività che propone che sono principalmente quelle della parrocchia. Comunque promuoviamo cineforum rivolti agli adulti ed un centro estivo, nel quale si svolgono corsi di pittura, danza e teatro. In totale questi ultimi sono tre: quello della Stella, quello della comunità parrocchiale e quello ospitato nell’asilo. D’inverno, invece, le attività culturali e formative sono quelle legate al catechismo”.
Per quanto riguarda l’oratorio parrocchiale, soffrite la carenza di spazi ed educatori?
“In un certo senso sì. Disponiamo di un grande cortile all’aperto, ma a mancare sono gli spazi chiusi e riscaldati. Per quanto riguarda gli animatori da diversi anni abbiamo fatto la scelta di avere qualcuno che garantisca una presenza costante in estate e, per farlo, percepisce un piccolo stipendio. Questo perché sarebbe deleterio lasciare senza guida i giovani negli spazi in cui si trovano. Spesso a qualche ragazzo propongo proprio di rivestire questo ruolo piuttosto che andare a lavorare al mare: non che non sia importante fare la classica stagione come bagnino, o altro, ma a livello umano si parla di contesti differenti che offrono una crescita diversa”.
Alla luce di tutto ciò cosa significa educare?
“Vuol dire far crescere una persona in tutte le sue dimensioni. Ad esempio nello sport non si può guardare solo alla tecnica perché non si può allenare il “campione” se prima non alleni l’uomo. La ricerca esasperata del campioncino, che spesso vede protagonisti i genitori, di certo non fa bene. Bisogna educare anche in base alla caratteristiche del ragazzo che può essere timido, accentratore, con tendenza ad isolarsi, ecc… Teniamo particolarmente alla dimensione religiosa”.
Che rapporto esiste tra il circolo e la parrocchia?
“Sono due elementi che si fondono in una realtà sola: le finalità del circolo sono quelle della parrocchia. L’oratorio è uno strumento che serve a raggiungere meglio gli obiettivi che si pone la comunità”.
<+nero>Quali sono i problemi principali che dovete affrontare nel vostro territorio?
<+testo_band>“Purtroppo esistono anche bande di adolescenti che creano danni. È capitato anche all’interno della parrocchia stessa. Dobbiamo intervenire tramite la via migliore ma è difficile perché chi si ritrova per fare caos è sordo e non si riesce a coinvolgere”.
Quali sono i vostri progetti futuri?
“Come detto, il circolo Stella organizzerà il centro estivo. Quello San Giovanni Battista la prossima estate proporrà i Giovedì del Borgo: una volta alla settimana le persone sanno che in parrocchia si svolge qualcosa di interessante. Si tratta di conferenze, cene di finanziamento il cui ricavato viene destinato a favore di determinate finalità e di tante alte iniziative. L’estate è un tempo proficuo, al contrario di quanto si possa pensare. Una volta la parrocchia chiudeva nei mesi caldi, invece è anche quello un periodo da sfruttare per proposte ricreative ed educative”.
Matteo Petrucci