Chi bighellona su internet si sarà senz’altro imbattuto di recente nella notizia della famiglia finita in auto sull’orlo di un precipizio per dare retta al navigatore. Se la notizia “madre” collocava l’episodio in provincia di Chieti, l’autoriproduzione dell’informazione sul web ha poi riportato fatti simili da altre parti d’Italia e con protagonisti variabili ma sempre sul canovaccio del navigatore impazzito. Dalle nostre parti casi di satellitari burloni non se ne sono registrati. In compenso dal riminese in su ha viaggiato un’altra notizia: quella del ricovero di Vasco Rossi in una clinica segreta. Che il rocker della vita spericolata non goda di ottima salute è risaputo, così come il suo lungo soggiorno in una clinica bolognese. Ma cercando su Google lo si trova ricoverato anche a Savignano, Cesena, Forlimpopoli e Meldola. E c’è da credere che tra la Romagna a Zocca ci siano altre cittadine dove sia stato avvistato. Un mio amico modenese che conosce gente che abita nel paese dove abita una parente di secondo grado di Vasco – roba di prima mano, mica internet – ha assicurato che dal bolognese non si è mai spostato. E pensare che nell’immaginario collettivo la sua vecchiaia doveva trascorrerla a bere del whisky al Roxy Bar. Intanto il Roxy Bar vicino a casa mia, uno dei tanti così chiamati in suo onore, non gli è sopravvissuto e ha chiuso da un pezzo. Ma che potesse andare diversamente, in fondo lo sapeva anche Vasco. “Forse non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai”. Lungo non meglio precisate cliniche sulla via Emilia.