Al loro arrivo la terra e l’aria tremano. Il loro rumore inquietante li precede quando ancora sono lontani, e si fa più fragoroso e assordante man mano che si avvicinano. Non stiamo parlando di una mandria di bisonti del South Dakota ma delle auto che arrivano a Rimini per il My Special Car Show, il raduno delle auto elaborate e personalizzate che si tiene da 10 primavere alla Fiera. Ogni anno la loro calata fa sempre una certa impressione. Soprattutto perché la potenza dell’esemplare si misura, appunto, con la potenza dell’impianto hi-fi. E nel branco sono quelli con i bassi più potenti che predominano, pronti a travolgere tutto e tutti con i loro subwoofer. Ora, come noto, le strade riminesi escono sempre malconce dal periodo invernale, conseguenza inevitabile di gelo e neve. Ma come pensare che le nostre strade possano rimettersi in sesto se ogni primavera ricevono un trattamento del genere, scosse per tre giorni nei loro diversi strati da frequenze e volumi da giorno del giudizio? Poiché con la tassa di soggiorno siamo ormai entrati nell’ottica che gli ospiti devono fare un piccolo sacrificio per trovare città adeguate e accoglienti, perché non cominciare appunto dalle superauto del My Special Car? Una tassa di scopo per sistemare quell’asfalto che loro stessi mettono a repentaglio con i loro altoparlanti (per chi viaggia coi finestrini giù, ovviamente tariffa maggiorata). E non facciamoci tanti scrupoli. Per chi, nonostante la benzina alle stelle, sente comunque il bisogno di sgasare fisso anche da fermi, che volete che siano un paio di euro in più?