Tanto tuonò … che piovve! Quello che nella trattativa tra Pd e Pdl sembrava fosse stato un banale errore di valutazione sulla tempistica comunicativa si è rivelato un macigno insuperabile sulla strada della trattativa tra i due partiti, strada che comunque si era mostrata in ripida salita fin dalle prime battute già alcuni mesi fa. L’anticipata uscita dei nomi dei candidati che il Pd mette in campo per la lista civica comune tra le due maggiori forze politiche corianesi ha prima innervosito il partito berlusconiano poi ha prodotto la rottura che a questo punto sembra definitiva. Se non ci sarà una ricomposizione, difficilissima dopo le gravi parole consegnate alla stampa, avremo due liste “forti”, una espressione dell’area di centrosinistra e probabilmente capitanata da Emiliano Righetti, un’altra del centrodestra che però, a questo punto, non si sa da chi sarà guidata. Inizialmente infatti sembrava non ci fossero dubbi su Mimma Spinelli capolista Pdl ma la stessa adesso sembra intenzionata a correre con il listone civico “Progetto comune” che da tempo si sta costruendo trasversalmente a tante aree politiche e che pare abbia l’appoggio di forze centriste come l’Udc, Incerta al momento la posizione degli altri partiti del centrosinistra: potrebbero correre in una autonoma lista o confluire in quella appoggiata dal Pd ora che la grande coalizione sinistra-destra è tramontata? Ad esempio l’ex assessore socialista Pier Giorgio Olivieri ha annunciato di rinunciare ad una propria lista per svolgere un ruolo di “allenatore” per qualche giovane d’area da inserire in altre formazioni.
Il borsino delle quotazioni per le altre liste “minori” ne dà per sicure una civico – ambientalista guidata da Fabia Tordi ed una della Lega Nord; possibile la “Nuova Coriano”, una lista di destra che ritenta la scalata al consiglio con Angelino Gaia; incerta una civica con Roberto Righini capolista. Quasi definitivamente tramontata l’ipotesi di una candidatura di Paolo Simoncelli. Ovviamente queste sono “minori” valutando solo i pesi elettorali delle aree che le esprimono o dalle quali può arrivare un appoggio, perché non tutto può essere dato per scontato. Infatti in questo arcipelago di liste si aggirano i comitati e le associazioni, realtà dalla grande forza numerica degli aderenti pur divisa in tanti rivoli, il principale dei quali potrebbe confluire nella civica che potrebbe contare su Spinelli e, si dice, altre persone finora digiune di politica o provenienti da differenti aree politiche ma unite nella volontà di rinnovare il palazzo. Questa lista potrebbe non essere “minore” ma costituire una novità appetibile, in grado di realizzare quella decisiva rivoluzione civica che almeno a parole tutti auspicano per il comune di Coriano scompaginando i giochi elettorali dei partiti, al momento del Pdl ma forse non solo.
A proposito di commissariamento…
Allo stato attuale è molto probabile che al Comune di <+nero>Gemmano<+testo_band> arrivi il commissario prefettizio. Edda Negli, il primo cittadino che a partire dalla primavera scorsa ha visto sgretolarsi la maggioranza, non è riuscita a convincere né la minoranza consiliare né i fuorusciti della sua lista a superare i motivi di divisione per portare avanti la gestione ordinaria del municipio, inoltre la settimana scorsa ha perso l’ultimo assessore nominato, Pasquale Barone. Stando così le cose lo scioglimento del Consiglio è alle porte, o per dimissioni del sindaco o per una sua bocciatura in un prossimo voto consiliare. Quello che sconcerta è la perdita di tempo. Perché aspettare tanto, perché cercare una improbabile grande alleanza prima di prendere atto dell’esaurirsi di un’esperienza elettorale? Non era meglio rassegnare le dimissioni in tempo utile per andare al voto il prossimo inizio maggio? Avrebbe permesso un confronto sui motivi dello scontro ed una soluzione alternativa, avrebbe evitato questi ultimi mesi di inedia amministrativa e un futuro intero anno di gestione commissariale, con tutto il prevedibile danno per i cittadini, lo stesso sperimentato da Coriano.
Maurizio Casadei