Le gite scolastiche vanno in crisi. Questo dicono le statistiche nazionali relativamente ai numeri del 2011. Annus horribilis a detta di presidi e tour operator per effetto dei tagli alle scuole della Riforma Gelmini. I numeri dell’Osservatorio del Touring Club danno, in Italia, per l’anno 2010-2011 un calo delle gite scolastiche del 38% e un aumento del costo del pacchetto da 264 a 284 euro. In questo contesto, Rimini, può esserci utile per tastare il polso della nazione visto che qui, nei dintorni, si concentrano tour operator tra i più importanti, per mole di gruppi mossi, in Italia: dal Malatesta Viaggi, a Itermar passando per Caravan Tour e per San Marino Travel. Malatesta Viaggi per ogni stagione scolastica organizza circa 4400 gruppi, 2800 in Italia e 1600 all’estero di questi nel 2010, a Rimini se ne sono registrati 220 e nel 2011, 160. Itermar parla di 5200 gruppi per il 2011 (inteso da novembre 2010 a ottobre 2011), Caravan Tours di 1939 gruppi nel 2011, 35 dei quali su Rimini, e un calo del 23% rispetto al 2010 quando i gruppi furono 2536 mentre non hanno ancora fatto in conti, in casa San Marino Travel. Malatesta e Itermar confermano, su Rimini, la debacle del 2011, il primo segnala un calo del 35-40% e il secondo del 20% e una ripresa per questi mesi del 2012 del 6% per la prima e una incalcolabile “nettissima ripresa” per Itermar. Le questioni in campo sono molteplici: da una parte c’è la crisi economica che può aver influito sui bilanci familiari impedendo ai ragazzi di avere la possibilità di partire per il viaggio scolastico. Effetto amplificato dalla regola secondo la quale se 2/3 di una classe non aderisce al viaggio non parte nessuno. Tutti e quattro i tour operator hanno confermato che Rimini rimane una meta dormitorio, con prezzi più o meno costanti tranne un leggero rialzo rispetto al 2010 registrato dagli operatori di Itermar. Mentre pare non influisca la presenza dell’aeroporto “Fellini”. “Il fatto che ci sia l’aeroporto per questi gruppi è ininfluente. Se vengono in aereo (per esempio dalla Sicilia) arrivano spesso su altri aeroporti e poi utilizzano i nostri bus”, spiega Monica Pecci dall’ufficio commerciale di Itermar.
E per chi parte da Rimini,
gli stessi problemi…
Riccardo è un genitore, suo figlio, studente di seconda superiore, dopo mesi e mesi di preparativi si è visto sfumare da sotto il naso la possibilità di fare un viaggio con i compagni di scuola e… boccia il sistema. “Trovo assurdo che i ragazzi non siano potuti partire. Sotto accusa metto il sistema burocratico che ha impedito loro di prenotare per tempo dei voli a prezzi vantaggiosi per avere un costo inferiore dell’intero viaggio. Invece si è dovuti passare per l’agenzia di viaggi, il tour operator e una lungaggine che ha ingigantito il prezzo del pacchetto e impedito ai ragazzi di fare questa esperienza formativa”. Sfogo legittimo ma non si può non precisare che esistono delle regole che sono state introdotte a tutela del viaggiatore scolastico. Norme tra le più dure in Europa ma che garantiscono la sicurezza da ogni punto di vista. Quel sistema che Riccardo identifica nella “burocrazia all’italiana” prevede, dal punto di vista del tour operator che le scuole inviino le richieste di viaggio programmato ad almeno tre agenzie di viaggio. “Queste – spiega Katia Rossanini, direttrice di Malatesta Viaggi – sono chiamate a presentarsi alla gara di appalto indetta per i preventivi di viaggio in programma. Le agenzie di viaggio possono preparare le loro offerte in modo autonomo oppure appoggiandosi a un tour operator. In questo caso l’agenzia preparerà la proposta da fare alla scuola in base all’offerta più vantaggiosa del tour operator”. La scuola sceglie il pacchetto più economico. Una gara al ribasso che pur garantendo la sicurezza imposta dalla normativa italiana latita da altri punti di vista. Aurora, al primo anno delle superiori, appena tornata da una tre giorni a Napoli racconta la sua esperienza “È stato bellissimo. La città è veramente entusiasmante. I collegamenti ben organizzati, sempre puntuali. Ci siamo spostati a Pompei, alla Reggia di Caserta, tutto molto bene. Ma a parte una pizzata di gruppo per il resto ho sempre mangiato maccheroni al pomodoro e cotoletta con patatine fritte, nemmeno una verdurina…”. Molto spesso il prezzo che si paga, per il pacchetto a buon mercato, è questo, un menù un po’ monotono e poverello. Plauso, comunque, agli operatori alberghieri di Napoli che hanno offerto cotoletta e patatine fritte, peccato che sulla loro strada abbiano trovato l’unica ragazzina di 15 anni ghiotta di verdurine!
Angela De Rubeis