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L’orologio deve battere ancora

I segni del tempo che passa e del degrado sono evidenti. E “incidono” sulla Rocca e sull’area circostante, tanto che Verucchio chiede aiuto alla Regione. Tre le zone più a rischio: le mura di via della Rocca (vittima del degrado), la torre dell’orologio (che presenta spanciature evidenti lungo i suoi 30 metri di altezza) e lo sfaldamento del sasso nella zona del Parco Archeologico. Qui potrebbero bastare delle reti metalliche di protezione per evitare qualsiasi ipotesi di caduta massi. Le cifre per eventuali interventi ancora non si conoscono. Ma il sindaco Giorgio Pruccoli è convinto che “non si tratti di costi enormi – precisa – e comunque va evitato ogni allarmismo inutile perché non c’è rischio, però è bene intervenire ora prima che il danno diventi doloroso”In realtà, secondo i tecnici anche la Torre non è in pericolo imminente. Sono sufficienti interventi manutentivi di piccola entità. Per cui, al massimo l’Amministrazione Comunale interverrà con studi di monitoraggio dal costo accessibile e in grado di dare indicazioni attendibili sul da farsi.
Di soldi (per ora) neanche a parlarne, però la Regione un colpo l’ha battuto. L’assessore alla Sicurezza territoriale e Difesa del suolo Paola Gazzolo ha mantenuto la promessa di verificare di persona lo stato delle cose. La Gazzolo è salita nel capoluogo malatestiano (accompagnata dal tecnico Mauro Vannoni, l’ex sindaco di Santarcangelo) per toccare con mano la situazione. E magari intervenire di conseguenza.
La visita, prevista originariamente nel settembre scorso a seguito dell’sos lanciato dal sindaco Giorgio Pruccoli a Bologna, è stata rinviata per vari motivi, e la situazione della Rocca nel frattempo non è certo migliorata.
Se la Rocca è il manufatto sul quale insistevano le preoccupazioni maggiori, desta più di un problema anche la sponda destra del fiume Marecchia in località Ponte Verucchio. L’assessore regionale Gazzolo ha visitato anche questo sito: a causa di due briglie rotte, l’erosione della sponda è notevolmente aumentata. Alla briglia più a valle sta provvedendo – con un intervento in stralcio – il Consorzio di Bonifica: “c’è infatti il timore che possa incidere sulla fossa che corre parallela al parco Marecchia, a Villa Verucchio” spiega l’assessore verucchiese ai Lavori Pubblici Luigi Dolci. L’assessore Gazzolo ha individuato un percorso tecnico-politico che potrebbe portare a finanziamenti sulla sponda del Marecchia: occorre invece rientrare nei grandi piani di Bacino messi in campo a livello regionale.
Di fiume e centro storico si è parlato alla Rocca Malatestiana in un incontro dal titolo “Cura del territorio fra prevenzione e messa in sicurezza” al quale hanno partecipato – oltre al padrone di casa Pruccoli – tutti i sindaci della Valmarecchia e una delegazione del Comune di Cattolica. Tutte amministrazioni – eccetto la Regina – colpite duramente dal nevone e dunque in attesa di fondi per la ricostruzione. La cura a Verucchio sarebbe urgente, la Regione per ora ha innumerevoli richieste ma pochi soldi, il Comune è pronto a bussare a tutte le porte (Sovrintendenza, Protezione Civile) ma i tempi sono difficili e non ci si fa illusioni.

Paolo Guiducci