Lo sport è sempre un grande maestro di vita, se si vuol imparare, e rimane assolutamente valido in chiave educativa per le nuove generazioni. Allo stesso modo può rivestire un ruolo molto prezioso nel percorso di avvicinamento all’esperienza di fede. È l’obiettivo che mette in campo Marco Foschi, parroco di Casinina-Auditore, 1.600 abitanti di avamposto della Diocesi di Rimini in terra di Montefeltro.
Con un passato giovanile da calciatore e cestista (negli ultimi anni della scuola superiore giocava contemporaneamente in due squadre, Sacramora basket Rimini e Jomsa calcio), un presente in canotta Rhinos sotto i tabelloni della palla a spicchi e inforcando saltuariamente gli sci, don Marco (nella foto al centro tra i fratelli Riccardo e Federico) ha lo sport nel Dna.
L’ultima sua impresa risale a pochi giorni fa. A Sestola, nel modenese, ha preso parte ai XIII campionati italiani di sci per sacerdoti, unico presbitero ad aver fatto tredici, cioè “ad aver preso parte a tutti e tredici gli appuntamenti, un piccolo record” precisa il don, 47 anni, e fisico ancora asciutto e scattante. In pista è sceso con i bastoni giusti e si è classificato quarto nello slalom gigante. “I primi tre sono di un altro pianeta” ammette sorridente.
Foschi detiene un altro piccolo record: è l’unico a prendete parte ai campionati accompagnato dai due fratelli, Riccardo e Federico, i quali sono scesi in pista sulle nevi di Sestola nella categoria “collaboratori dei preti”. Riccardo, in particolare, si è imposto nel Gigante lasciando a Federico la settima piazza, e si è ripetuto nella prima edizione della “Ciaspolada”. Lo sport è un (bel) “difetto” di famiglia, insomma.
“Questa due giorni è ormai un appuntamento tradizionale, io e i miei fratelli ci andiamo volentieri, è un bel modo per stare insieme anche con altri sacerdoti provenienti da tutt’Italia (l’hanno scorso a tenere alto l’onore della Diocesi di Rimini c’era anche don Giampaolo Rocchi, ndr) e confrontarsi in luoghi non convenzionali, esposti a facili cliché” prosegue don Marco. E magari divertirsi per il cappellano del Csi nazionale sceso in pista con la talare o per il frate che ha affrontato lo slalom con il saio al posto della tuta da sci!
Il divertimento che don Marco trae dallo sport lo trasporta anche in parrocchia. Ha fatto nascere un gruppo di trekking per adulti e l’«adventure group» per ragazzi: si va regolarmente alla scoperta di nuovi sentieri e luoghi magnifici nascosti nelle zone appenniniche.
I trascorsi sotto canestro poi lo hanno condotto a tenersi in forma anche oggi: in canotta Rhinos di Morciano scende sul parquet ogni settimana nel campionato NBU della provincia, pivot o ala ma anche guardia a seconda del bisogno. Si è guardato attorno, il parroco di Casinina, e constatato nella sua zona il dominio assoluto del calcio, ha provato ad allargare gli orizzonti dei parrocchiani offrendo alle famiglie anche il basket.
Da un paio di anni, infatti, don Marco si è trasformato in istruttore di pallacanestro portando in campo a Casinina un gruppo di bambini e ragazzetti che va dalle scuole elementari alle medie. Ogni settimana si suda e si gioca tra terzi tempi e tiri liberi, imparando il valore del gioco di squadra. “E cosa significa aiutarsi l’un con altro, dentro e fuori dal campo”.
Paolo Guiducci