Quindici giorni per dare avvio alle procedure di regolamentazione dei referendum. Questo il monito del Difensore Civico Regionale al Comune di Morciano di Romagna che risponde: obbedisco! Sembra giungere alle battute finali l’annosa diatriba tra Comitati Citadini e Amministrazione Comunale. A Morciano infatti lo strumento referendario è previsto dallo Statuto Comunale ma nei fatti non può essere utilizzato perché manca il Regolamento attuativo. La magagna è saltata fuori nel corso dell’acceso dibattito sul Programma di Riqualificazione dell’Ex Ghigi, che i comitati avrebbero voluto (e vorrebbero ancora oggi) sottoporre alla valutazione della collettività. Nell’autunno scorso, durante un Consiglio Comunale aperto, a specifica domanda l’Amministrazione Comunale aveva dichiarato l’intenzione di mettere finalmente mano al Regolamento per le consultazioni di iniziativa popolare. Da allora nessun passo in avanti significativo sul referendum, mentre il Consiglio Comunale ha già approvato il nuovo Accordo di Programma e si attende a breve l’avvio delle prime demolizioni all’interno del vecchio pastificio. A questo punto il comitato “Morciano in Comune” ha coinvolto il Difensore Civico Regionale che, rilevata la carenza istituzionale, ha intimato formalmente al Comune di Morciano di provvedere a redigere e approvare il Regolamento attuativo per il referendum. Infatti la previsione all’interno dello Statuto Comunale dell’approvazione del Regolamento lo rende obbligatorio. Quindi il Difensore Civico ha dato 15 giorni di tempo al Comune per comunicare tempi e modalità di approvazione del Regolamento. Diversamente sarà lo stesso Difensore Civico Regionale a nominare un commissario ad acta che entro 60 giorni provvederà a regolamentare i referendum a Morciano. Dal Comune di Morciano giungono rassicurazioni sul fatto che una volta conclusa l’emergenza neve si affronterà anche il Regolamento. Fatti i conti, i tempi per avere a disposizione lo strumento referendario dovrebbero essere relativamente brevi. Al primo posto nei pensieri dei Comitati Cittadini rimane il referendum consultivo sulla riqualificazione dell’ex Ghigi, nella speranza che un eventuale pronunciamento contrario della comunità morcianese su quanto previsto dall’Accordo di Programma possa, quantomeno, far invertire la rotta a una pianificazione che, già oggi, appare difficile fermare.
Gabriele Pizzi