Parcheggi sempre più blu, ma con tariffe semplificate e la possibilità di pagare solo in base all’effettivo utilizzo. Si preannuncia un 2012 ricco di novità per gli automobilisti riminesi. A partire dal centro storico e immediate vicinanze dove oggi trovare un posto auto libero è un po’ come avventurarsi in una caccia al tesoro. Nel giro di qualche settimana dovrebbero partire i lavori al parcheggio Flori l’area dove si svolge il mercato dei fiori il mercoledì e sabato, da parte di Rimini Parking Gest, l’associazione di imprese che in base al project financing firmato con il Comune a luglio 2011, dovrà realizzare, a proprio carico, tra il Flori e lo Scarpetti (dietro via Valturio) più di mille stalli contro gli attuali 460, per una spesa di 24 milioni di euro. In cambio otterrà per 35 anni sia la gestione dei parcometri sia il diritto di riscossione dei proventi, oggi in mano ad Agenzia Mobilità. Al Flori verrà ottenuto un parcheggio a tre livelli (uno interrato) con 251 posti auto a rotazione e 119 box che potranno essere venduti, dati in locazione o ceduti ad altro titolo a terzi. Allo Scarpetti, che partirà dopo il Flori, saranno quattro i livelli (due interrati) con 630 posti a rotazione e 269 box. Anche i parcheggi attorno alla Rocca passeranno a questa società (con l’obbligo contrattuale, dicono dal Comune, di non aumentare i prezzi) mentre per le altre aree di sosta comunali, il gestore resterà Agenzia Mobilità fino alla scadenza della convenzione, la prossima primavera. “Dopodiché tutto passerà in mano al Comune” spiega l’assessore alla Mobilità Roberto Biagini, sottolineando tutti i benefici sul fronte entrate visto che oggi al Comune arriva solo il 28% dei proventi riscossi da AM.
La vera priorità dell’assessorato resta l’esecuzione del Piano di Sosta approvato dalla precedente legislatura il 10 dicembre 2009. Il primo provvedimento di attuazione del Piano (delibera 6/7/2010) individua 7 aree su cui lavorare in termini di orari e giorni di sosta a pagamento e relative tariffe: centro storico e borgo San Giuliano; area Flori-Scarpetti; Marina Centro; Vie Melozzo da Forlì-Cignani-Veronese; Palazzo di giustizia; area Milazzo; Stadio; area a mare della ferrovia. “Centro storico e lungomare – continua Biagini – saranno considerati zona di particolare interesse, con un solo tipo di tariffa superiore a quella, sempre omogenea, che verrà applicata sulle restanti aree”. A parte questa certezza, il lavoro dei prossimi mesi verterà su più linee di marcia. Per ora restano ipotesi ma gli obiettivi dell’assessorato e dello stesso Piano esecutivo di sosta sono già chiari. Il lungomare diventerà a pagamento anche in inverno: “Chiaro che dovrà esserci una forte dialettica con le categorie economiche”. Il dibattito in questo senso è già caldo, per non dire bollente. Per fare un altro esempio, diventeranno a pagamento anche gli stalli in via Melozzo da Forlì inaugurati solo qualche mese fa: 50 posti che fanno la gioia di lavoratori, commercianti e residenti in una zona già afflitta da soste selvagge e cantieri che restringono non poco il passaggio alle auto. Le tariffe. “Molto probabilmente abbasseremo la massima e alzeremo la minima” spiega ancora Biagini. Che anticipa un altro progetto: l’utilizzo di congegni elettronici, anche tramite telefonino, per pagare la sosta solo per il tempo effettivamente utilizzato. Così come un’altra idea è quella di far pagare, in determinati parcheggi, solo per quattro ore e il resto gratis. Infine saranno rivisti anche gli stalli riservati ai residenti che, in certi momenti della giornata, restano sotto utilizzati, con possibilità di abbonamento su tutte e 7 le aree. Parcheggi sempre più blu, dunque, ma anche qualche “zuccherino” per ingioiare meglio la pillola.
Alessandra Leardini