Il Comune di Riccione nel 2012 dovrà spendere un milione e mezzo di euro in meno rispetto il 2011. Il bilancio di previsione conta, infatti, su 52milioni contro i 53.600 dell’anno scorso. Nonostante la sforbiciata, come annuncia l’assessore al Bilancio Ilia Varo, le rette dei servizi alla persona non aumenteranno o, se proprio sarà necessario, seguiranno gli aumenti Istat. Nessun aumento per l’aliquota Irpef, che si attesta sullo 0.2%
Dunque nessun taglio ai servizi?
“Nonostante le difficoltà vengono tutti mantenuti”.
Ma qualche limata c’è stata? Un esempio?
“Nella scuole restano gli anticipi di entrata, ma non in tutte ci sarà più il prolungamento. Il servizio rimarrà però ad altissimo livello”.
Quanti finanziamenti mancheranno in entrata?
“Un milione di euro solo dallo Stato. A questi si aggiunge parte di un altro milione di euro di un fondo sulla non autosufficienza che era destinato a tutto il distretto”.
Difficile far quadrare i conti?
“Certo. Voglio sottolineare che abbiamo elencato solo voci di spesa certe, vitali e prevedibili. Questo è un bilancio reale per cui non dovremmo avere bisogno di grandi variazioni di bilancio. Le entrate non sono state sopravvalutate, né le uscite sottostimate. È il bilancio di un padre di famiglia. A proposito, abbiamo intenzione di riprendere la riscossione coatta dell’Ici e della Tarsu”.
Quali sono le maggiori spese del Comune di Riccione?
“Quelle per il personale, 16.600.000 di euro che comprendono gli stipendi dei circa 400 dipendenti, compreso i 60 annuali della Polizia municipale e maestre, prestazioni e servizi (solo le insegnanti e gli impegati dei servizi sociali sono 130). Seguono i 14milioni di trasferimenti per le aziende partecipate. Tra queste Hera è quella che assorbe di più. C’è quindi il settore della Pubblica istruzione e dei Servizi sociali che impegna quasi 7milioni di euro”.
A proposito di personale, i pensionati non verranno rimpiazzati?
“No e neppure le maternità. Le maestre, invece, d’estate fanno le ferie e d’inverno si auto sostituiscono. I dirigenti sono stati ridotti da 13 a 10, ma dovrebbero diventare 8”.
Quanto spende il Comune nelle utenze?
“Al di là di una parte di riscaldamento che ha in carico Geat, spende un milione di euro e, in più, 150mila per il telefono”.
Ogni settore di quanto dispone?
“Turismo, Cultura e Sport hanno a disposizione 3milioni di euro, dei quali 800mila solo per il Turismo che si attesta sui livelli del 2011”.
Per le attività nessun sostegno?
“Nonostante le difficoltà abbiamo aumentato i fondi per lo sviluppo economico e commercio che godranno di 80mila euro. Altri 53mila sono destinati allo sviluppo economico e 100mila per gli alberghi in ristrutturazione. Abbiamo fatto questa scelta, perché bisogna stare attenti a non fare un bilancio recessivo”.
I tagli cosa interessano?
“Gli Affari generali che contano su oltre 700mila euro avranno 100mila euro in meno. Ci sono poi tagli di 85mila sul sistema informatico dello staff del sindaco, di 50mila sul demanio, di 90mila sul patrimonio. Altri 100mila euro si risparmiano con il taglio fatto agli assessorati che ora sono solo 6. Abbiamo tagliato parzialmente anche le serate che erano a disposizione del PalaTerme, 80 sono troppe”.
Nives Concolino