Signore e signori, la cinquina è servita. A realizzarla un Rimini sempre più rullo compressore. Quattro vittorie e un pareggio gli ultimi risultati della truppa di Luca D’Angelo che domenica scorsa sono andati a punto sul terreno del Savona (1-1) grazie a una rete di Zanetti per poi, mercoledì, fare suo il derby con il San Marino. Un derby che per i biancorossi non era iniziato nel migliore dei modi visto che dopo quattro minuti erano già sotto grazie a un gol di Chiaretti, poi, però, hanno avuto la forza di ribaltare il risultato con Gerbino Polo (nella foto) e Palazzi che ha sfruttato al meglio un angolo di Baldazzi. Una vittoria che ora porta i biancorossi alla pari con il Santarcangelo al quarto posto alle spalle del Treviso e della coppia Casale-Cuneo. E domenica ci sarà proprio il big match in casa della capolista del campionato. Una partita che potrebbe regalare un ulteriore sogno a Brighi e compagni che, se vorranno, potranno andarsi a ripassare sul canale di IacaroTv, il servizio datato 13 febbraio 2008 quando i biancorossi sbancarono il “Tenni” grazie ai gol di Pagano nel primo tempo e Vantaggiato nella ripresa.
Se il Rimini ride di gusto, il San Marino piange lacrime amarissime. Quella del “Neri”, infatti, è la sesta sconfitta lontano dall’Olimpico. Pensare che i sammarinesi erano passati in vantaggio con una rete di Chiaretti. Un ko che ora mette in discussione Mario Petrone, fino a questo momento difeso a spada tratta dalla società. Domenica, con il Lecco, l’allenatore napoletano avrà la prova d’appello, se la fallirà è molto probabile che saluterà l’Olimpico. A meno che, finalmente, qualcosa nel mondo del calcio inizi a cambiare. Tradotto: Petrone rimane anche a costo di rischiare grosso. Già, perché ora i biancazzurri si trovano in piena zona play out con appena otto punti conquistati. Il Lecco, però, fino a questo momento, su quattro gare esterne non ne ha vinta neppure una.
Torna a versare lacrime amare anche il Santarcangelo di Giuseppe Angelini che dopo cinque risultati utili consecutivi (domenica la vittoria con la Virtus Entella grazie alla prima rete della carriera di Alessandro Fabbri) riprova l’amarezza della sconfitta. Colpa, è giusto sottolinearlo, delle scelte dell’allenatore che ha stravolto la squadra sia negli uomini sia nello schieramento passando a un 3-4-1-2 che non ha pagato. Ma a Cuneo è stato pagato a caro prezzo un altro errore, quello del portiere Nardi che non sta attraversando un periodo proprio brillantissimo. Adesso, domenica, si ritorna in campo: avversaria di turno la Giacomense che su cinque gare esterne, ne ha vinta una, pareggiate due e perse altrettante.
Torna a fare un timido sorriso dopo 180 minuti da incubo, anche il Bellaria che dopo il ko di Rimini aveva lasciato le penne anche a Borgo Buggiano. E per poco non stava facendo la stessa cosa con la Renate ma, per fortuna, ci ha pensato Rossi a mettere le cose in parità. Domenica, i biancazzurri, dovrebbero salire sul pullman e raggiungere Alessandria. A meno che i temporali che si stanno abbattendo sul nord d’Italia non facciano decidere per qualche rinvio come è accaduto mercoledì per Poggibonsi-Savona, con i liguri impossibilitati a partire.
Francesco Barone