Il grande gesto d’amore

    È uno dei gesti d’amore più grandi che ci siano. Perché dare una famiglia a un bambino rimasto solo al mondo significa regalargli un sorriso di vita. Un gesto importante, che deve essere ben meditato, che deve soddisfare certi requisiti ma che soprattutto deve essere pronto ad accogliere una creatura con tutti i suoi problemi. Un gesto che dopo il terribile terremoto ha visto sempre più sammarinesi aprire il proprio cuore. Merito anche del rapporto che si è venuto ad instaurare con le Filippine. Rapporto che recentemente è stato rinsaldato dopo un incontro avvenuto al Consolato Generale della Repubblica di San Marino a Manila, in presenza del Console Jean-Henri Lhuillier e del funzionario del Dipartimento Affari Esteri incaricato delle adozioni internazionali, il Segretario d’Ambasciata Sylvie Bollini. All’incontro erano presenti anche due rappresentanti dell’Autorità Centrale filippina per l’adozione internazionale, Cielo Rondain e Gina Escalante, le quali hanno detto di “essere certe che San Marino sia un posto ideale per crescere un bambino dal passato doloroso per l’alta qualità dei servizi sia sanitari sia educativi, nonché ricreativi e sportivi”. Sylvie Bollini ha illustrato i passi necessari per gli aspiranti genitori, in primis l’ottenimento di un decreto d’idoneità all’adozione da parte del Tribunale Unico sammarinese e un’accurata indagine psico-sociale effettuata dal Servizio Minori. “La nostra collaborazione sarà certamente fruttuosa. San Marino condivide la stessa visione dell’adozione, ovvero non dare un bambino a una famiglia ma dare una famiglia a un bambino, e apprezza il lavoro estremamente scrupoloso fatto dalle Filippine per un opportuno abbinamento bambini-genitori”. (fra.ba.)