Una buona dose di sfortuna, un po’ di stanchezza, un pizzico di “fischiate” contrarie. Mischiate il tutto, lasciatelo riposare e avrete il cocktail al veleno che ha messo fine ai sogni di gloria dell’Immobiliare Spiga. Che dopo aver infilato una doppietta sul parquet amico contro Veroli ha subìto il ritorno dei laziali che prima hanno pareggiato sfruttando alla perfezione il turno casalingo e poi sono venuti ad espugnare il “105 Stadium”. Un’uscita di scena che lascia con l’amaro in bocca ma che è stata salutata dai tifosi biancorossi con grandi applausi perché francamente più di così a questi Crabs non si poteva chiedere. Un passo indietro. Dopo aver vinto le prime due gare, Rimini è scesa in terra laziale dove Veroli ha sfruttato subito la sua voglia di riscatto andando a vincere gara3 (71-63) anche grazie ad alcune “fischiate” della terna arbitrale che hanno sollevato diversi dubbi. Meno di 48 ore e le due squadre si sono ritrovate ancora di fronte. E qui occorre un commento. Perché l’Immobiliare, avanti di 14 punti alla fine del terzo quarto, ha dovuto rinunciare a Terrence Roderick vittima di una distorsione alla caviglia. Un infortunio che ha avuto un peso specifico fondamentale (e non solo su gara4) perché da quel momento lo spauracchio Jackson, che nelle precedenti gare era stato ben contenuto se non addirittura annullato da TR, ha iniziato a fare pentole e coperchi segnando da tutte le posizioni del campo. Nonostante tutto i Crabs hanno messo il cuore per arrendersi solo al secondo tempo supplementare (85-83). Un ko che per molti, visto anche il forfait certo del “moro” in gara5, era molto simile a un biglietto di sola andata per le vacanze. Cosa che è avvenuta puntualmente (71-85) ma per venti minuti i biancorossi hanno combattuto con tutto quello che avevano. Peccato che nella seconda parte, Jackson, ottimamente controllato prima dell’intervallo lungo da Tomassini e Gurini, abbia iniziato nuovamente a dare spettacolo. Questa volta seguito da Penn e Gatto che con le sue bombe mortifere creava un solco che la Spiga, commovente nell’impegno, non riusciva più a colmare. Un vero peccato, perché senza quella maledetta “scavigliata” di Roderick in gara4, a quest’ora saremmo qui a parlare dell’ennesima impresa di un manipolo di uomini che hanno non meritato, ma strameritato il lungo applauso che tutto il “105 Stadium” ha riservato loro al suono della sirena finale. Tanti complimenti a tutti, quindi e un nostro personalissimo grazie ad Attilio Caja. Secondo il nostro personale pensiero il coach è stato uno splendido protagonista di questa (per tanti versi) indimenticabile stagione. Non vi è dubbio che se i Crabs sono arrivati tanto avanti è grazie al loro coach, senz’altro il migliore fra quelli che si sono seduti in panca negli ultimi dieci anni.
Pier Luigi Celli