Al volante senza assicurazione. Le forze dell’ordine segnalano che sono sempre più numerosi gli automobilisti che viaggiano su auto e motoveicoli, sprovvisti di copertura assicurativa. Il dato nazionale è allarmante, e anche la nostra provincia deve fare i conti con un problema che, anno dopo anno, assume dimensioni sempre più preoccupanti.
Tra i fattori scatenanti spicca l’aumento dei prezzi delle assicurazioni. Il Dlgs sul federalismo regionale e provinciale (68/2011), poi, come sottolineato dall’inserto Centronord de il Sole 24 Ore del 18 maggio, potrebbe innescare già fra due mesi aumenti per l’imposta provinciale sulla Rc auto. È molto probabile che le Province decidano di far salire l’addizionale, oggi al 12,5%, fino al 16% (nuovo tetto massimo previsto). Per Rimini il gettito, oggi di 12,73 euro, potrebbe impennarsi, secondo il Sole, fino a 16,29 euro. Imposta provinciale a parte, capita sempre più spesso che anche chi non è stato coinvolto in incidenti si ritrovi a pagare di più rispetto all’anno precedente. Se poi si aggiungono la crisi economica, la scarsità di lavoro e, dato non secondario, l’impennata della benzina, si raggiunge un totale difficile da sostenere.
A chi la colpa?
Isvap e Ania – Istituto Vigilanza Assicurazioni Private, organo di controllo delle assicurazioni e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici – si rimpallano le responsabilità: la prima ritiene che la guida senza assicurazione (o con talloncino falso) sia colpa dell’aumento del premio assicurativo mentre l’Ania ribatte che le continue truffe costringono le assicurazioni ad incrementare il costo del rinnovo. Secondo l’Ania, infatti, su 10 automobilisti 3 sono truffatori.
Quale che sia il motivo, un dato è certo: le assicurazioni pesano ogni anno di più sul bilancio familiare. Secondo Confartigianato i rincari dei prezzi delle assicurazioni in Italia sono stati del 7,3% contro una media europea del 5,2%. In pratica nel nostro paese si sono spesi per l’assicurazione dell’auto 388 milioni in più rispetto alla media del continente.
I numeri
I dati nei comuni della provincia di Rimini confermano questa tendenza.
Stilare una statistica precisa è difficile, dato che il numero degli evasori assicurativi si riscontra solo nei controlli a campione della polizia municipale o in caso di incidente. Ma già con questi primi dati si nota un deciso aumento degli automobilisti che decidono di guidare senza assicurazione.
Secondo l’Ufficio Contravvenzioni della Polizia Municipale del Comune di Rimini, dal 2005 al 2010 il numero di infrazioni all’articolo 193/2 del Codice della strada, è aumentato dalle 91 del 2005 (a fronte di 89.185 contravvenzioni) alle 171 del 2010 (rispetto, però, a 123.296 multe).
Numeri più bassi ma sempre in aumento anche in altri comuni. Secondo il comando di Polizia Municipale della Valconca, nel 2007 i proprietari di auto sanzionati per non aver pagato la polizza assicurativa sono stati 3. Nel biennio 2008-2009 sono passati ad 8, mentre nel 2010 sono schizzati a 16, a fronte dello stesso numero di controlli da parte dei vigili.
In quattro anni, gli automobilisti senza assicurazione in Valconca sono quindi quintuplicati.
Sorte simile anche a Bellaria. Se nel biennio 2007-2008 sono stati 45 gli automobilisti sanzionati, nel biennio successivo 2009-2010 sono passati ad 84. Quasi il doppio.
Più tranquilla la situazione nell’entroterra. Ma anche qui il problema emerge. Secondo i dati della stradale, il fenomeno riguarda circa un caso l’anno. Sono state 2 le vetture sequestrate nel 2009, una nel 2010 e una nel 2011. Ma con una sostanziale differenza.
Sanzioni e rischi
La tendenza della provincia si allinea con quella nazionale. Certo, risparmiare qualche euro fa sempre comodo, ma guidare senza assicurazione è estremamente rischioso. Se si viene trovati senza talloncino ad un controllo della municipale scatta il sequestro del mezzo e una multa di 798 euro, oltre al pagamento assicurativo dei sei mesi pregressi. Qualora non si rispetti quanto richiesto, scatta la confisca del mezzo che viene poi venduto all’asta. Il problema è che, nonostante questi rischi, facendosi due conti in tasca per alcuni può essere ancora vantaggioso guidare senza rinnovare l’assicurazione, magari fidando di non incappare nei vigili.
I rischi però aumentano se c’è un sinistro: chi ha causato l’incidente, se privo di copertura, deve ripagare i danni di tasca sua.
Luigi, assicuratore della Cattolica, racconta di almeno tre casi all’anno in cui suoi assistiti si trovano coinvolti in un incidente con un automezzo sprovvisto di assicurazione.
“Con l’aumento della crisi economica molti preferiscono non pagare l’assicurazione. Sono soprattutto i più giovani quelli con maggiori difficoltà. La questione, poi, non riguarda solo le assicurazioni automobilistiche, ma anche quelle professionali. Sono sempre di più le imprese edili che lavorano scoperte. Molti si sentono senza un’alternativa. I costi aumentano e l’unica soluzione rimane non pagare. Mi è anche capitato, con alcuni clienti di vecchia data, di anticipare io i soldi della loro polizza e di riceverli da loro in un secondo tempo. Un problema che va oltre la solita furbata all’italiana”.
Stefano Rossini