È la più antica istituzione del suo genere nel territorio della Provincia essendo stata istituita nel 1437 con una Bolla di Papa Eugenio IV e continua ad esistere ed a operare fino ad oggi, pur con una breve interruzione in epoca napoleonica. Anzi, la Confraternita riminese di San Girolamo lavora nel presente e guarda al fututo. Lo testimonia il rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2011-2013. Presidente è stato riconfermato Marco Ferrini, mentre i consiglieri saranno Ennio Masini, Stefano Giannini, Gianluigi Rinaldi e Francesco Soldati.
La Confraternita è forte di una grande e prestigiosa tradizione: ha avuto – da sempre – tra i suoi componenti significative personalità del mondo cattolico impegnate in una fattiva operosità in campo sociale, culturale ed economico. Tra tutti un nome di cui la Confraternita va particolarmente orgogliosa: Alberto Marvelli socio dal 19 aprile 1945 fino alla sua morte avvenuta il 5 ottobre 1946.
Un importante lavoro di recupero e di restauro di quel patrimonio artistico salvatosi dai rovinosi danni subiti con l’ultimo conflitto mondiale, è stato messo in atto nell’ultimo anno sociale. Infatti pur andando distrutto completamente l’Oratorio seicentesco, le opere d’arte più facilmente trasportabili sono state all’epoca salvate, ed ora sono visibili nell’attuale chiesina ricavata da un edificio del ’700.
I restauri sono stati terminati nel 2008 e il luogo è stato ufficialmente inaugurato nel mese di novembre novembre. Anche quest’anno sarà celebrata solennemente la ricorrenza del miracolo della Mater Salvatoris – una immagine della Madonna dipinta da G. Battista Costa – che il 17 luglio 1796 mosse prodigiosamente gli occhi. Con la nuova sistemazione sono state collocate e quindi visibili al pubblico tutte le 26 formelle, opera di Cesare Pronti, che raffigurano la storia della vita di San Girolamo. È un opera pregevole di un artista riminese, padre agostiniano e discepolo del grande maestro Il Guercino, eseguita per la Confraternita nel 1687.
La Confraternita ora ha attivato il recupero del patrimonio archivistico costituito da manoscritti di verbali delle sedute della Confraternita e di libri contabili dal ’500 ad oggi. Si tratta di un patrimonio di rilievo che sarà oggetto di catalogazione e inventariazione da parte della competente Sovrintendenza. (c.z.)