C’è una Goccia in palestra

    Un progetto senza barriere per mettersi in movimento. Una Goccia importante nel mare della solidarietà. Si tratta di una novità assoluta: la palestra destinata ai minori che vogliono fare psicomotricità è un’idea della storica Cooperativa Sociale La Goccia (una delle prime in attività di tutta la provincia) realizzata in collaborazione con il Comune, anche grazie ad un finanziamento della regione Emilia Romagna.
    Per la nuova struttura di Villa Verucchio (realizzata in pochi mesi), la Regione ha versato circa 59 mila euro, La Goccia ne dovrà tirar fuori altri 60 mila. “Lo spazio è al pianterreno dello stabile – spiega il coordinatore della Coop. Mauro Borghesi – dove prima c’era l’officina, ora spostata in un nuovo edificio”.
    La Goccia ha una capacità di 25 posti ma attualmente accoglie 17 ospiti, 3 ragazzi con borsa-lavoro in officina affiancati da tre normodotati, quattro diversamente abili regolarmente assunti, e 7 operatori diurni, impegnati tra laboratorio meccanico e artistico-artigianale, più un impiegata e il coordinatore. Il tutto condito da tanto volontariato (dalla cuoche ai consiglieri d’ammininistrazione), la vera forza della cooperativa.

    Palestra attrezzata
    La palestra ha un ingresso indipendente ed un parcheggio: ora è utilizzata da La Goccia, ma chissà che a breve non vengano messe nero su bianco convenzioni per l’utilizzo della struttura a livello comunale e per associazioni o enti. Le richieste, su questo versante, sono sempre alte. La palestra è di circa 80 mq più bagno, bagno per disabili, doccia e due spogliatoi.
    La psicomotricità
    Un servizio di psicomotricità anche all’esterno? Sabato 7 maggio, alle ore 10,30 la cooperativa inaugura la palestra. Il taglio del nastro vedrà la presenza del sindaco di Verucchio, Giorgio Pruccoli, dell’Assessore ai servizi sociali Giuseppe Malerba, della presidente della Goccia Giuseppina Dolci, e del coordinatore dei servizi sociali dell’Ausl di Rimini Mirco Tamagnini e del dottor Andrea Tullini (responsabile neuropsichiatria infantile).
    La Goccia ha sostenuto l’idea con impegno, sia economico (il 50% della spesa) che di risorse umane, spalleggiato dal Comune che ha promosso anche il primo progetto. L’impianto sarà destinato a minori. E la psicomotricista Katia Mignani (coordinatrice tecnica dell’attività psicomotoria alla Goccia) illustrerà il progetto “L’attività psicomotoria: esprimersi e crescere attraverso il piacere del gioco e del movimento”: evidenzia la possibilità della psicomotricità di stimolare le capacità cognitive e motorie ma anche le abilità sociali ed emozionali, per migliorare le capacità relazionali e comunicative dei bambini.

    Paolo Guiducci