C’è un verbo che non finisce di sorprendermi nel vangelo della risurrezione: è il verbo correre. Lo usa san Giovanni per la Maddalena che ‘corse’ a portare l’annuncio della tomba vuota a Pietro e all’altro discepolo. anch’essi
“correvano insieme tutti e due”. Correre: verbo che sa di vita e di amore; parola fatta di passi, di scatti, di slanci.
Corro anch’io a darvi la news più strabiliante di tutti i tempi, per la quale bisognerebbe sfruttare l’intero frasario degli scoop più shoccanti: sensazionale, impossibile, incredibile
ma… vero. Sì, è veramente risorto. No, non è successo come per Lazzaro, il quale è risorto – o meglio, è stato risuscitato – ma poi è… ’rimorto’.
Allora, lasciatemi correre per venire anzitutto da voi, sorelle, donne cristiane. Per augurarvi di non dimenticare mai che siete state voi le prime a scoprire la tomba vuota.
Se il Risorto vi ha dato questo privilegio, ci sarà pure un motivo. Non credo proprio che lo abbia fatto per galanteria.
È che voi sapete amare più di noi uomini, e nessuno, nel vangelo, ha amato Gesù più di voi. È che voi non avete paura di ritrovarvi alle spalle storie senza grandezza e di molta miseria, come invece succede a noi uomini. Aiutateci a non aver paura della nostra povertà, perché quando è impastata di amore, non fa da muro, ma da ponte, all’incontro con il Vivente.
Ora aiutatemi a correre “dai miei fratelli”, i miei amici preti. Vorrei dire a tutti e a ciascuno di loro: lo so che spesso rischiamo di rimanere impalati a fare la guardia al sepolcro
o di rimanere sprangati nei nostri gelidi desolati cenacoli, a leccarci le piaghe. Fermi al venerdì santo. Bloccati dalla madre di tutte le paure: la morte. Non tanto la nostra, ma quella delle nostre comunità, a causa dei tanti abbandoni
e dei pochi ritorni. Vorrei dire a me e a voi: Lui è con noi, tutti i giorni. Perché tanta paura? Solo l’amore stravince la paura. Corriamo a dare l’annuncio… . Un detto medievale affermava: “i giusti camminano, i sapienti
corrono, gli innamorati volano”. È vero ancora oggi.