Dopo essere caduto a picco, o quasi, il mattone riminese risale la china. Una boccata d’ossigeno per l’edilizia, tra i settori più colpiti dalla scure della crisi. I dati estrapolati dal Rapporto 2010-2011 della Camera di Commercio di Rimini (fonte Osservatorio Mercato Immobiliare – Agenzia del Territorio), mostrano come il mercato residenziale in provincia, sia in recupero nei primi sei mesi del 2010, in linea con il contesto nazionale e in controtendenza rispetto al quadro regionale. Dopo un calo, nel 2008 e 2009, rispettivamente del 21 e del 9% (comunque inferiore a quello rilevato in Italia e in Emilia Romagna) il numero di compravendite è tornato ad aumentare, da gennaio a giugno 2010, registrando un +16,5%. In aumento, in particolare, le transazioni di unità abitative di dimensioni piccole (+25%) e medio-piccole (+35,4%) che rappresentano il 60% delle compravendite complessive. In ripresa anche la richiesta di monolocali (+11%) mentre fatica la grande metratura (-0,9%).
La ripresa del mattone riminese appare ancora più significativa se confrontata alla situazione regionale che nel primo semestre 2010 registra ancora una flessione: -2,5%.
I prezzi
Ma come è andata e come sta andando per i prezzi?
Sempre dal Rapporto Economico (su dati Sole 24 Ore) si nota che le quotazioni immobiliari per l’acquisto di una nuova abitazione sono stazionarie da diversi semestri. Dopo l’aumento registrato dal 2000 al 2005 indistintamente nelle zone a mare e in quelle più periferiche della provincia, negli anni successivi i prezzi al metro quadro hanno continuato ad aumentare solo nella fascia costiera. Dopo lo scoppio della crisi, all’aumento registrato nel secondo semestre 2008, ha fatto seguito una sostanziale stabilità fino ad oggi. Dunque nessun aumento ma anche nessuno “sconto”, almeno secondo i dati ufficiali, per tentare di risollevare la domanda di nuove abitazioni.
Infine i prestiti erogati alle famiglie. I dati del Bollettino Statistico di Banca d’Italia evidenziano nel Riminese una crescita del 25,3% (+21 e +22% a livello regionale e nazionale) per un ammontare di 207 milioni di euro erogati. Come si spiega nel Rapporto, il forte incremento dei prestiti è stato condizionato anche dal progressivo abbassamento dei tassi di interesse applicati sui mutui negli ultimi due anni.
Cantieri come funghi
Il cemento dunque torna di moda? Il dibattito su quanto costruire continua anche in relazione ai nuovi Piani Strutturali Comunali. Come riporta un’inchiesta del mensile TRE, supplemento de il Ponte di questa settimana, fino al 2008 l’aumento del numero delle famiglie residenti in provincia è stato accompagnato da un parallelo aumento delle nuove costruzioni. Nulla di strano se non fosse che l’aggiunta di nuovi alloggi (oltre 149mila a fine 2008) va oltre il fabbisogno (127.556 le famiglie).
La crisi degli ultimi anni e la frenata delle compravendite non sembra aver fermato i cantieri. Da un angolo all’altro della provincia, anche dopo il “terribile” autunno 2008, sembrano essere spuntati come funghi. Basta fare un giro nel capoluogo, anche a ridosso del centro storico, per rendersene conto. L’offerta abitativa abbonda e le nuove abitazioni rimaste vuote ci sono, eccome.
Domanda e offerta
Qual è il polso delle agenzie immobiliari? Lo abbiamo chiesto a Emanuela Parolari del Consorzio Sinergie che raggruppa 15 agenzie immobiliari del territorio).
“Rispetto a due, tre anni fa le compravendite oggi sono molto lente. Sicuramente è aumentato il tempo delle transazioni: se prima della crisi avevamo prenotazioni di nuovi appartamenti ai primi scavi nei cantieri, oggi le persone girano molto anche perché l’offerta non manca. E aspettano in attesa di ottenere il prezzo migliore. Così anche completati i cantieri restano ancora delle vendite da fare”.
Questo tentennamento ha portato ad un calo dei prezzi?
“A parte qualche caso di emergenza (famiglie che hanno acquistato un’altra casa un anno fa e sono state costrette, per ottenere un altro mutuo agevolato, a vendere la prima casa a prezzo inferiore) non mi sono capitate situazioni di svendita. Non mi sono neanche mai trovata un costruttore che pur di vendere subito scendeva di prezzo. Poi nelle vendite dirette non sappiamo come vada. Ma se il costruttore è forte può permettersi di aspettare”.
Resta il fatto che le abitazioni vuote ci sono e faticano a trovare un acquirente…
“Ha inciso in questi ultimi anni la stretta del credito da parte delle banche che hanno dovuto tutelarsi maggiormente dopo, forse, essersi allargate troppo in precedenza. Ci sono capitati molti clienti che volevano comprare casa ma non sono riusciti ad avere il benestare del mutuo tra stipendi, figli a carico e mancanza di garanzie. Il risultato è stato un aumento delle locazioni”.
In che senso?
“Se prima una coppia che voleva mettere su famiglia comprava subito, oggi come oggi predomina l’attesa. E molte preferiscono andare in affitto per qualche tempo in attesa che i tempi migliorino. E ripeto, molte non possono permettersi l’acquisto per motivi di mancati finanziamenti”.
Cosa cerca oggi una famiglia tipo?
“Come prima casa almeno un trilocale: soggiorno con angolo cottura, camera e cameretta più balconi e garage. Come secondo acquisto qualcosa di più grande perché la famiglia si allarga oppure qualcosa di più vicino alla famiglia di origine per comodità nella gestione dei figli”.L’offerta corrisponde a queste esigenze in termini di costi?
“Dipende dalla zone ovviamente. Per un trilocale si va dai 300 ai 400mila euro”.
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli alloggi sui 40-45 mq, apparentemente poco a misura di famiglia…
“Il mercato comunque c’è: sono oggetto di investimento per un dipendente che sta qui qualche anno per lavoro, single, coppie prima di sposarsi. Ma c’è anche chi li compra per affittarli. Il prezzo va dai 200 ai 300mila euro a seconda delle ubicazioni”.
Restando nel comune di Rimini, quali sono le aree più gettonate?
“Lagomaggio va sui 3.200-3.500 euro al mq, Marebello e Bellariva, una zona che oggi va molto per influsso anche del nuovo centro commerciale, sui 3.000-3.500. Viserba, altra area in forte sviluppo, va dai 2.800 ai 3.000 euro al mq, la fascia a monte della Ss16 sui 2.500-2.700”.
Alessandra Leardini