Carlton Myers ha atteso il giorno del suo 40° compleanno per ufficializzare l’addio al basket. Lo ha fatto nel teatro della Comunità di San Patrignano e il parterre era proprio “de roi”: dai presidenti di Lega Bonamico, Meneghin, Renzi, a quelli del Basket Roma, Claudio Toti, all’ex virtussino Alfredo Cazzola. Myers ha poi fatto personalmente gli onori di casa intrattenendo sul palcoscenico altri illustri ospiti che hanno segnato la sua vita. Prima di introdurli Carlton ha fatto alzare la platea in piedi ad ascoltare il suo ringraziamento al Signore, riferimento costante della sua fede di Evangelico. Il primo a salire alla ribalta è stato il presidente del CONI Gianni Petrucci che ha ricordato il perché scelse Myers come portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Sidney del 2000.
“Lo scegliemmo perché in Myers vedevamo la personalità e il carisma che trasmetteva sia dentro sia fuori dal campo”.
Coach Bosha Tanjevic lo ha invece allenato nel 1999 quando con la Nazionale, Myers vinse l’Europeo.
“Il nostro non è stato un rapporto facile ma poi è nata un’amicizia sincera che dura anche oggi. Carlton è uno dei pochi giocatori che oltre ad essere un grande attaccante è stato anche un grande difensore”.
Sul palco sono saliti anche ex compagni come David Lee Rivers e anche un suo grande avversario: Sasha Danilovic. Stranamente sul palco dei ricordi si è parlato poco di Rimini e dei trascorsi di Myers in canotta biancorossa, dalle giovanili al record di punti segnati in una partita, 87 contro Udine nel 1994-95.
“Non esistono per me partite che ricordo con maggiore affetto – ha detto Myers nel corso della conferenza stampa – ricordo, invece, quelle perse ingiustamente nelle finali play off scudetto con la maglia della Fortitudo”.
Non era presente coach Recalcati col quale Myers ha vinto il suo unico scudetto nella stagione 1999-2000 quando indossava la maglia della TeamSystem Bologna. L’addio al basket è stata anche l’occasione per Myers di presentare la sua nuova attività lavorativa. Seguirà un’agenzia sportiva che si dedica alla “ricerca, guida e tutela di giovani talenti”. Con la speranza di pescare presto un altro Carlton Myers.
Beppe Autuori