Passione e cuore, colori e sentimenti, dove si confonde la linea dell’orizzonte e il cielo diventa tutt’uno con il mare. In un segno di riconciliazione di Rimini con il suo mare, l’Adriatico.
Sono questi i dati salienti che caratterizzano l’opera dell’artista riminese di fama internazionale Davide Eron Salvadei, che ha firmato il manifesto balneare di Rimini per l’estate 2011. Il dipinto fa parte della serie “Mindscape”, e sarà in mostra fino al 27 marzo alla Galleria dell’Immagine.
Spray art nel manifesto per Rimini: è la prima volta che l’arte cosiddetta “graffittara” connota ufficialmente il volto turistico della capitale del turismo balneare. Questo esordio porta la firma di Davide “Eron” Salvadei, writer di fama internazionale: sue opere sono state esposte al museo d’arte moderna del Cairo e al Chelsea Art Museum di New York.
“L’opera di Eron – è il commento dell’assessore alla cultura di Rimini, Antonella Beltrami – si configura come un atto di amore verso la città. Non è la prima volta che l’amministrazione comunale affida all’artista dello spray Eron, il compito di esprimere il suo talento allo scopo di valorizzare Rimini e il suo mare: nel 2004 gli fu affidato l’incarico di affrescare oltre 200 mq di muro sul porto canale”.
Dopo la grafica raffinata della silhouette femminile di Renè Gruau nel 2000; dopo gli affreschi digitati delle donne in movimento di Gian Luigi Toccafondo (2003); la pittura seducente di Milo Manara del 2004; il disegno pop di Jovanotti, del 2005; le atmosfere rarefatte ottenute con la tecnica mista di Luca Giovagnoli del 2006; il richiamo tribale di Pablo Echaurren (2007); la fotografia concettuale di Marco Morosini (2008); il gioco di parole di Alessandro Bergonzoni del 2009, e l’illustrazione di Francesca Guermandi (2010), è adesso la volta del genere dell’aeresol art a caratterizzare la campagna turistica di Rimini, che attraverso cartoline, manifesti, pubblicità e materiali di informazione darà il benvenuto a chi sceglierà Rimini come meta per le vacanze.
Per l’assessore al Turismo Antonio Gamberini, “il mare, spesso trascurato in passato, dovrebbe invece rappresentare il tratto identitario riminese, è per la prima volta unico protagonista, senza intermediazioni: non più soltanto sfondo di una città che valorizza tutto quello che c’è attorno, ma unico protagonista di una Rimini che fa del mare e dell’estate la sua naturale vocazione, in linea con quanto indica il piano strategico della città. È un gioiellino quello che Eron ci ha offerto. E noi vogliamo dare al turista una immagine di Rimini come quella di una città luminosa”.
Nel dipinto realizzato a vernice spray su tela (170 x 115 cm) realizzato da Eron, il soggetto principale è la scritta Rimini, che si integra nel paesaggio urbano come elemento reale che illumina la sera, sia fisicamente che concettualmente. L’opera farà parte della collezione permanente del Museo Civico, riconoscimento del valore dei graffiti, tecnica fino ad oggi oggetto di pregiudizio. D’altra parte di recente Eron ha realizzato un’opera di circa 50 mq (“Forever and ever… Nei secoli dei secoli…”) all’interno della chiesa di San Martino a Rimini: per la prima volta la street art, è entrata nel tempio dove l’Arte supera i tempi nei secoli dei secoli.
Patrizio Placuzzi