Canta che ti passa. In realtà il detto non funziona, almeno per loro, adolescenti ribelli o giovani poco più che ventenni alla ricerca di un palco, non uno qualunque ma quello della ribalta. Possibilmente con un pubblico “affamato” delle loro canzoni Questo è il sogno. La realtà è un’altra. È quella in cui per farsi conoscere è necessario cantare brani di altri, in cui con poco più di 100 euro si conclude la serata e, infine, in cui la speranza di essere notati diventa il motore di ogni esibizione. Sogno e realtà. Due facce della stessa medaglia che coinvolgono decine di giovani, soprattutto di sesso maschile, di Rimini e Provincia. Tutti con lo stesso scopo: diventare cantanti o band affermate. Così, in un veloce viaggio nel sottobosco musicale riminese, si scoprono giovani entusiasti in attesa che quel momento arrivi, mentre molti altri cedono e decidono di “mettere la testa a posto” come insisteva il padre.
Tra quelli che ce l’hanno fatta dopo una lunga gavetta, da dieci anni nel settore, ci sono i Nobraino, tra le band emergenti a livello italiano. Sono il 2008 e il 2009 gli anni più importanti del gruppo, con oltre 200 date all’attivo e la vittoria di premi e riconoscimenti come DemoRai e Sele D’oro. Così, il gruppo romagnolo, grazie al suo talento, diventa il simbolo di coloro che ce l’hanno fatta. A seguire ci sono i Jang Senato, band pluripremiata dalla critica e vincitrice del City Music Lab di Bologna e del Premio Fabrizio De Andrè e selezionata come migliore band al premio Lucio Battisti.
Tra coloro che piano piano si conquistano una fetta di pubblico vanno segnalati i Materia +1. Elettronica e rock il loro cavallo di battaglia grazie al quale hanno vinto il concorso riminese per band emergenti “Un e mezzo palo rock”. Di estrazione e genere diverso sono i Romantic Modernist, giovani provenienti dal Conservatorio e pronti a mettere in campo tecnica e creatività. Tra i riminesi c’è il punk core dei Marsh Mellow, giunti al quarto album dal titolo La fine del mondo. Ma anche loro, nonostante il nome ormai noto, faticano a trovare sponsor ma soprattutto gente pronte ad investire. Avanti con i Keef (nome preso in prestito dal chitarrista dei Rolling Stones), gruppo in erba che da due anni percorre la Provincia: “Non è facile inizialmente crearsi un nome, prima in ambito locale e poi eventualmente in quello nazionale. Perché è necessario avere prima uno zoccolo duro nel proprio territorio e poi eventualmente andare alla ricerca di altro”, spiega Cristian, la voce del gruppo.
Dal monte Titano provengono i MioDio, gruppo metà sammarinese e metà italiano con all’attivo diversi premi e un contratto in esclusiva per Opera Prima, casa discografica fondata da Massimo Nardi, Andrea Felli e Roberto Fiacchini, il figlio di Renato Zero.
Ma come si muovono le band emergenti? Rimini e dintorni non manca di appuntamenti nei quali mettersi in mostra come “Un e mezzo palo rock”, “Geometrie Sonore” a San Marino o il “Rock Kastel Festival” di Riccione, “Sammaurock”. Momenti in grado di regalare visibilità e magari qualche chance in più di essere notati da qualcuno che conta. “In realtà bisogna fare attenzione a chi ti propone l’incisione di album… non è tutto facile come sembra e soprattutto quando non sei nessuno bisogna pagare”, avverte Cristian dei Keef. Al di là degli eventi, i gruppi si esibiscono soprattutto nei locali del centro città per poco più di 100 euro e il puro piacere.
Solisti in caccia
Altre storie, stesse difficoltà per i giovani solisti in cerca di gloria. Qualcuno di loro è noto alle pagine dei giornali grazie all’impatto mediatico dato da alcuni talent show come XFactor e Amici. Parliamo della bionda Elisa Rossi in arte Viola Scalise che raggiunse la prima serata di XFactor supportata dal giudice Morgan: viso acqua e sapone e voce da usignolo. Proprio per la sua bravura, l’esclusione prematura dal programma non nascose polemiche. Dall’altra c’è la classe 81 di Stefano Villani, riminese atterrato alla sesta edizione di Amici e rimasto in trasmissione per solo due mesi: per lui tourné e ospitate e ora l’impegno in un grande progetto discografico. Dalle luci della tv, anche se per poco tempo, è passato anche Luca Esposito, noto agli indigeni del nostro territorio come Red. Nel 2002 pubblica Passa tutto prodotto esecutivamente dalla Sony Music, insieme alla band Rimini Nord e poi nel 2009 tenta SanRemo. Dopo aver superato le preselezioni di SanRemo Web con il brano Mi hai incasinato la vita ha provato, senza buon esito però, ad essere tra i grandi protagonisti del festival sanremese.
Di altro tipo il percorso e il genere di Elisa Luzi. Per il soprano, che già da tempo ha partecipato a numerosi concerti e collaborazioni, il futuro nella lirica sembra essere molto promettente. Lo sta a testimoniare la scelta del maestro Maurizio Petrolo che l’ha voluta come solista-protagonista nell’opera Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni al Teatro San Pietro di Roma.
Ma per arrivare non basta solo essere bravi, soprattutto nel campo della musica. A contornare un artista, non ci sono solo note, ma un sistema più articolato composto da produzione, promozione, distribuzione, management e dal booking. Da soli è molto difficile. In campo locale chi vuole produrre qualcosa si affida alle etichette indipendenti, come Rc Music, NdA, Stoprecords, piccole realtà in grado di dare la prima spinta e magari regalare la speranza di un palco nazionale.
Marzia Caserio
Nella foto, i Nobraino