Nuovo anno, vecchie abitudini. Da lunedì 10 gennaio tornano, infatti, le limitazioni al traffico con tanto di blocco del giovedì, dalle 8.30 alle 18.30. Negli altri giorni feriali il divieto riguarderà, invece, i veicoli a benzina Euro 0 e diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 se sprovvisti di sistema antiparticolato. A proposito delle polveri, in questi primi giorni del 2011 si sono scatenate nuove polemiche che poi tanto “sottili” non sono. Polemiche che sono riuscite a mettere insieme movimenti e partiti politicamente opposti, ma che hanno trovato nell’inquinamento atmosferico un punto d’incontro per una battaglia comune. Soprattutto pensando al futuro prossimo ossia quando A14 e nuova Statale immetteranno nuovo smog nell’aria. In realtà, per il presidente della Provincia, Stefano Vitali, il discorso è molto diverso.
“Negli ultimi giorni si è messo a fuoco un particolare elemento dei progetti infrastrutturali legati al miglioramento della mobilità nel territorio riminese: quello ambientale. Un aspetto stimolante, per certi versi inedito visto che tendenzialmente non se ne esce dagli arrugginiti binari della polemica politica. Da sponde partitiche e movimentiste opposte si solleva la protesta per opere come la Statale 16, la terza corsia autostrada e il Trc che danneggerebbero la qualità della vita e dell’aria, portando con sé cappe impenetrabili di Pm10. Al di là della contraddizione in termini insita in questi rilievi, si dice no alle nuove strade perché portano più auto ma si dice no anche alla linea costiera di trasporto pubblico che toglie auto dalle Marine, va fatta un’analisi seria e verificata delle problematiche, respingendo il principio antiscientifico e il luogo comune che propone soluzioni generiche o ancora più dispendiose o peggio addirittura veicolanti un aumento dell’inquinamento atmosferico”.
Il numero uno di via Dario Campana parla con dati certi scaturiti dallo studio di impatto ambientale presentato da SPEA, la società di progettazione della variante alla Statale 16 per conto di Anas.
Statale 16
“Adesso – spiega Vitali – vengono prodotte in un anno 29 tonnellate di Pm10 per il transito sulla attuale Statale. Nella previsione del nuovo percorso si passa a 8 tonnellate. Certo in parte anche per effetto del miglioramento progressivo del parco auto, ma non solo. La riduzione del traffico, la velocità costante, l’assenza di fermate ai semafori e così via, diminuiscono l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera”.
A proposito di nuova Statale, Alberto Rossini, dirigente ai Lavori pubblici della Provincia, in un’intervista rilasciata al “Corriere di Rimini” ha spiegato che “il nuovo percorso costerà più di 400 milioni” e che “il vero problema non sono tanto gli espropri quanto i finanziamenti perché per la terza corsia l’Anas può attingere contanti dai pedaggi mentre qui i fondi bisogna metterceli”. La speranza di Rossini è che “in Italia le opere pubbliche si fanno, speriamo che ci facciano partire prima di altri”. E comunque non prima del 2015.
Terza corsia
Tornando al problema delle polveri sottili. Se il nuovo tratto della SS16 ridurrà l’inquinamento, lo stesso – secondo Vitali – accadrà con la terza corsia dell’A14.
“In generale, sulla base dei lavori già svolti in situazioni omogenee, si può dire che il monossido di carbonio diminuisce del 18%; il monossido di azoto del 22% e i composti organici volatili registrano un -28% e il Pm10 scende del 24%”.
A suffragare la sua tesi, ecco un esempio molto pratico.
“L’ampliamento della Bologna-Modena ha comportato un -70.4% per ore di coda per incidenti e un -60.2% per ore di traffico bloccato”.
TRC
Dall’asfalto, alla rotaia. Dalle auto al Trasporto Rapido Costiero i cui lavori potrebbero partire entro la fine di quest’anno o all’inizio del 2012 per poi terminare all’incirca tre anni dopo. La situazione del TRC è molto chiara, gli espropri sono stati fatti tutti e anche i finanziamenti sembra siano stati sbloccati, il progetto esecutivo sarà approvato entro il 30 gennaio. Quindici le fermate previste che saranno vere e proprie stazioni dotate di parcheggi per bici, auto e moto con tanto di servizi commerciali e non solo.
“Dobbiamo avere presente l’enorme beneficio di carattere ambientale che se ne ricaverà – conclude Vitali – ipotizzando una media di 50mila passeggeri al giorno, avremmo circa 25mila auto circolanti in meno, per un totale di circa 200mila km/g in meno percorsi, calcolando viaggi di andata e ritorno di lunghezza media inferiore alla distanza tra Rimini e Riccione. Secondo questo schema l’inquinamento atmosferico da polveri sottili sarà ridotto dell’11% rispetto al totale emesso attualmente lungo la costa. La previsione è che con l’introduzione del TRC, il Pm10 diminuirà di almeno 60 tonnellate, come previsto dal Piano della Qualità dell’aria approvato dalla Provincia. Senza considerare altre misure come il car sharing già approvato da tutti i comuni della linea costiera da Bellaria Igea Marina a Cattolica. Il TRC inoltre deve essere la spina dorsale di un trasporto pubblico ripensato e rinnovato, dovremmo istituire nuove corsie preferenziali per rendere appetibile il trasporto pubblico anche sperimentando nuove soluzioni come il servizio a chiamata, quindi collegando meglio le parti nuove delle città”.
Concludendo, si riparte con vecchie polemiche e vecchie abitudini ma sperando in un futuro migliore.
Francesco Barone