Un piatto alla… San Patrignano

    Siete pronti per un nuovo viaggio tra le onde della Rete? Allora allacciate le cinture perché si parte alla ricerca di notizie, foto e commenti su Rimini vista da occhi stranieri.

    I “cechi” esaltano Rimini
    Rimini come una piccola Roma? Il lusinghiero giudizio arriva da un quotidiano di informazione on line ceco, Cestovànì che, in un articolo dedicato alle località turistiche italiane del Nord Italia, canta le lodi alla città rivierasca. Motivo di tanto interesse, occorre scriverlo per onestà intellettuale, la ritrovata economicità della costa agli occhi dei turisti provenienti da Praga. Fatto salvo per il costo della benzina, infatti, secondo il quotidiano, soggiornare a Rimini costerebbe meno che in Croazia. A differenza della repubblica slava, inoltre, dove per entrare al mare occorre, secondo il giornale, “barcollare tra sassi e pietre”, a Rimini “la spiaggia è soffice”, anche se ciò comporta che l’acqua forse piacerà meno a chi ama praticare immersioni. Ma quali sono le particolarità della città che spiccano, agli occhi degli osservatori cechi? Beh, innanzitutto il fatto di essere una delle più grandi località balneari della costa adriatica italiana. Vengono così messi in risalto gli oltre “venti chilometri di spiagge pulite ed ordinate”, e la possibilità di partecipare a party e feste in bar e discoteche. Non mancano di far parlare di sé anche i resti di epoca romana ed il Duomo, “uno dei primi edifici rinascimentali”. Tra i consigli al turista ceco, anche quelli di visitare San Marino ed il museo della marineria di Cesenatico. Insomma, si fa contenti un po’ tutti.

    Il ricordo di Digao
    Altri giudizi più che positivi sulla nostra cittadina arrivano, questa volta, dal Portogallo, e più in particolare dalla zona di Penafiel, ridente comune situato nei pressi di Porto, nella cui squadra di calcio milita Rodrigo Izecson dos Santos Leite, da noi meglio conosciuto con il soprannome di Digão. Il fratello di Kakà, ceduto in prestito dal Milan al team lusitano, ha recentemente celebrato il primo gol della propria carriera nella Liga Orangina, la serie B portoghese e, intervistato dal settimanale sportivo locale, Maisfutebol, racconta la propria esperienza calcistica, riservando parole di elogio per la propria permanenza romagnola: “A Rimini sono stato benissimo. Siamo arrivati solo dietro a Juventus, Napoli e Genova. Ho giocato molte volte e la città era bellissima, sul mare Adriatico”.

    Vuoi mettere Sunny Beach?
    Ci nomina, in maniera più indiretta, anche il sito internet svizzero Tink.ch che, in un proprio articolo sulla località turistica bulgara Slanchev Briag, meglio nota nel resto del mondo come Sunny Beach, ne parla come di una “Rimini a basso costo”. Ovviamente, viaggiare low cost ha i suoi pregi e i suoi difetti ed è così che è lo stesso autore dell’articolo a confessare che la maggior parte del proprio viaggio in terra bulgara è avvenuto su strade con milioni di buche, in un bus privo di aria condizionata. Tutta un’altra cosa rispetto a Rimini. O no?

    San Patrignano sbarca a Monaco
    Rimaniamo nell’ambito dei paesi di lingua germanica. Ce ne dà l’occasione un articolo apparso sul settimanale tedesco Die Welt, che nella propria sezione dedicata a Monaco, parla di un’interessante iniziativa da poco terminata in alcuni ristoranti della città bavarese. In essi, era infatti possibile ordinare un menù chiamato “San Patrignano”, i cui ingredienti, pasta fatta in casa con ripieno di formaggio di capra, costolette d’agnello in salsa di vino rosso e formaggi scelti, provenivano tutti dalla comunità corianese. Fautore dell’iniziativa, avente in parte anche scopo benefico, il ristoratore altoatesino Carlo Rieder, alla guida di una decina di locali nella città tedesca. Parole particolarmente lusinghiere, quelle dedicate al vino prodotto sulle nostre colline, giudicato di “ottima qualità, anche grazie alla cura con cui viene raccolto, manualmente, e all’operosità con cui viene prodotto”.

    Un conduttore alla riminese
    Restiamo ancora in terra tedesca, luogo dove ha trovato la propria fortuna un riminese non molto conosciuto da queste parti, ma che in Germania è divenuto addirittura un giornalista e conduttore televisivo di successo. È così che Giovanni di Lorenzo, caporedattore del settimanale tedesco “Die Zeit”, in un articolo apparso nella Süddeutsche Zeitung Magazin, racconta parte dei ricordi della propria vita a Rimini, città nella quale ha vissuto con i genitori, prima di trasferirsi, da ragazzo, in Germania.
    “Quando vivevamo a Rimini, mio padre comprava sempre un giornale chiamato Il Resto del Carlino. Il palazzo dove abitavamo allora era l’ultimo di una lunga strada che portava direttamente alla spiaggia. Dalla mia camera al quarto piano si vedeva il mare, un panorama che al tempo stesso mi confortava e mi annoiava”.
    La stoffa del caporedattore era già presente nel giovane, che racconta in seguito del trucco escogitato per poter leggere il giornale, che il padre gli proibiva visto che era il periodo della contestazione ed in esso erano presenti le notizie legate alla guerra del Vietnam: “C’era un’edicola a duecento metri da casa nostra, in direzione della città, e il modo che impiegavo per riuscire a leggere un giornale, era quello di offrirmi, la mattina, di andare a prendere il Carlino a mio padre”.
    Se non è ingegno romagnolo questo…

    Fabio Parri

    Nella foto, i piatti “San Patrignano” che fino a poco tempo fa sono stati serviti sulle tavole di Monaco