Composizioni floreali su cancelli, tavoli, sedie. Tutto rigorosamente in ferro. Sono solo alcuni dei lavori dell’ormai avviato laboratorio cambogiano del ferro nato grazie all’associazione riminese «Una goccia per il mondo».
“Le produzioni del laboratorio di Siem Reap – spiega Daniela Sabatini della Goccia – vanno a prendere posto in ville, alberghi, giardini delle vicine città. I ragazzi che vi lavorano stabilmente, riuscendo a mantenere le proprie famiglie, che altrimenti non avrebbero altro reddito, sono almeno sei, più tutti gli altri che gravitano intorno all’officina saltuariamente, nei periodi di maggiore richiesta”.
Eh sì, perché i ragazzi, quasi tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, ne hanno fatta di strada da quando (ormai quasi dieci anni fa) Sergio Casabianca, fondatore dell’associazione, ha preso materiali, strumenti e si è messo in testa di insegnare il mestiere che lui conosceva grazie all’attività paterna, a questi ragazzi senza futuro.
Tutto è iniziato a Vergiano
Tutto è iniziato dalla collaborazione con l’allora parroco di Vergiano Paolo Bernabini e dal bisogno di occuparsi di volontariato. Dalla Caritas locale a progetti nazionali di adozione a distanza. Dai bambini cambogiani, ai ragazzi più grandi. Durante il viaggio del 2004 in Cambogia il fondatore di «Una goccia per il mondo» si rende conto che occorre fare qualcosa per i ragazzi più grandi, per il loro futuro. Parte il progetto del laboratorio del ferro, ormai concretizzato, e in seguito quello della «Casa dei Mestieri». Grazie alla raccolta fondi, attuata con attività di volontariato, feste e supportata dai concerti e gli spettacoli di Casabianca, si sta avviando un’altra importante iniziativa. Quella di dare il via a laboratori per imparare il mestiere di imbianchino, elettricista, muratore e fabbro. La Casa, rigorosamente in stile cambogiano, chiusa al piano inferiore, con spazi aperti sopra, è già stata costruita.
“Ora stiamo raccogliendo i fondi per avviare i corsi – racconta Daniela – per acquistare gli strumenti di lavoro e i materassi per il dormitorio visto che i ragazzi, per i quattro mesi del corso, vivranno nella Casa dei Mestieri. Il primo a partire sarà il corso di fabbro e poi tutti gli altri. Contiamo di avviare la formazione di una quarantina di ragazzi in un anno”.
Ma c’è davvero un futuro per questi ragazzi cambogiani?
“Il paese dove vivono è molto vicino ad Angkor visitato ogni anno da turisti provenienti da tutto il mondo. Per questo vi sono molte attività ricettive e alberghi. Gli ordini arrivano, anche perché i ragazzi, impegnandosi, hanno dimostrato di essere bravi. Per ampliare tutto questo abbiamo però bisogno di fondi”.
L’appello è lanciato. Il progetto è monitorato, oltre che dalle visite dei volontari dell’associazione che si recano appena possibile in Cambogia, anche da Luigi, esperto cooperatore internazionale che vive lì e coordina il tutto.
Terminate da poco tempo le attività estive dell’associazione intorno alla quale, ricordiamolo, gravitano persone di diversa età e sesso che prestano gratuitamente il proprio contributo e il proprio tempo per aiutare chi ha più bisogno, ora partiranno le attività invernali. Sergio Casabianca è già pronto con un nuovo spettacolo che debutterà a dicembre. Quando arte e solidarietà danno vita ad un connubio in cui una fa leva sull’altra per crescere e realizzarsi.
Silvia Ambrosini