Un passo dopo l’altro la Cittadella Universitaria prende forma. Il passo, questa volta è rappresentato dall’inaugurazione del nuovo studentato, costruito sulle ceneri dell’ex Palace Hotel. Quando si dice unire l’utile al dilettevole. Sì, perché il vecchio Palace Hotel era un vero e proprio pugno nell’occhio per il centro storico di Rimini e la posizione strategica (davanti alla stazione ferroviaria) non faceva che accrescere i malumori delle amministrazioni che l’hanno visto trasformarsi nel tempo in una “cuccia” di malvivenza e degrado. Riqualificazione, quindi, a livello sia di forma sia di sostanza.
“Questa è la prima vera opera fatta per gli studenti”. A parlare è Giorgio Cantelli Forti, presidente del Polo Scientifico-Didattico di Rimini. Primo fan dello studentato di via Roma 47, anche perché, continua: “Portare a compimento quest’opera è stato difficile per via di lungaggini burocratiche e non”. E ricorda il Presidente qualche spiacevole “incidente”: come quello che è passato alla cronaca come “l’incendio dei materassi” oppure il tentato blocco dei lavori a causa del rilevamento di un vigile che segnalava “l’abusivo utilizzo” di pochi metri di spazio pubblico a causa del cantiere. Insomma una piccola odissea, ma “nonostante tutto siamo riusciti a consegnare l’opera in tempo. Poco più di due anni. E potevamo finire anche prima se non fosse che…”.
Se non fosse che il terremoto de L’Aquila ha fatto crollare la Casa dello studente abruzzese e mosso le anime di tutti gli italiani comprese quelle degli addetti alla sicurezza della riqualificazione della struttura. “A quel punto – continua Cantelli Forti – abbiamo ritenuto opportuno rimettere le carte in tavola, rivedere tutto. Così, abbiamo cintato i pilastri con fibre di carbonio, rivedendo il progetto antisismico della struttura”. Costo aggiuntivo della rivisitazione della sicurezza: 280mila euro.
Anatomia di uno studentato
L’ex Palace Hotel ha una superficie totale di circa 5000 mq (lordi), 7 livelli di struttura per una superficie coperta di circa 1050 mq., 230 invece i mq d’area esterna. Le camere ricavate da questo palazzone sono 76, per un totale di 90 posti letto. Tutte dotate di servizi, variano per capacità di contenere un singolo letto o più, il piano di cottura interno o no. Ad ogni modo rimangono comuni e, soprattutto a disposizione di tutti, servizi che fanno la differenza, come la connessione ad internet, palestra, sala fitness, sala cinema e tv, sale studio e tanto altro. E per coloro che non hanno la possibilità di avere il piano cottura in camera c’è la grande cucina del piano rialzato, capace di ospitare sino a 30 persone contemporaneamente.
In generale dei 4170 mq d’area utilizzabile: 1130 sono destinati a funzioni di servizio; 1027 a funzione di accesso e distribuzione; 132 a servizi tecnologici; 30 a parcheggio.
Non tutto è ancora pronto però. Ci sono già dentro degli studenti ma i lavori sono, ancora, in corso d’opera. In alcune camere mancano gli arredi e gli spazi comuni devono ancora essere allestiti. Ma presto si procederà con la “messa in servizio” di ogni cosa.
Attualmente sono 88 gli studenti (17 dei quali stranieri) che si sono già visti assegnare un lettino e che, di fatto, occupano lo stabile.
Allo studentato si accede in modo diverso: da una parte ci sono gli alunni che in base a “requisiti di reddito e di merito”, si legge nel bando, possono avere una camera a costi ridotti (da un minimo di 183 a un massimo di 250 euro). Ci sono poi dei posti letto che vengono “venduti” in base alla disponibilità. È come se fosse un albergo: da un giorno a svariati mesi: se la camera è disponibile viene data. In questo caso, però i costi salgono e si va da un minimo di 278 ad un massimo di 350 euro. Sono 17 i posti “liberi” mentre i 71 rimanenti vengono assegnati tramite bando.
Ovviamente requisito necessario per accedere allo studentato è quello di essere studenti dell’ateneo riminese; anche se sono ammessi, in quanto post lauream, dottorandi e chi prende parte a master o corsi di alta formazione.
Tutti i costi che sono stati citati sono comprensivi di spese di acqua, luce, gas, internet, pulizia degli spazi comuni, tv satellitare. Costo del palazzone grigio e rosso circa 7milioni di euro (6.920.131,42).
Il ruolo di Uni.Rimini
“Io qui rappresento la città”. Fabio Zavatta, Vicepresidente di Uni.Rimini, oltre a spiegare il ruolo svolto dall’ente in questa riqualificazione torna indietro nel tempo e racconta: “Quando si discuteva di Università nel centro storico – ai tempi di Giuseppe Chicchi all’amministrazione comunale ed Ermanno Vichi a quella provinciale – si era consapevoli del valore ma anche della difficoltà della scelta”. Difficile infatti si è rivelato riadattare palazzine dagli spazi “antichi” alle esigenze degli studenti. In corso, per esempio, la trasformazione di Palazzo Briolini in laboratori di ricerca. “Voi immaginate cosa voglia dire trasformare un palazzo del ’500 in laboratori scientifici?”. Per scendere nei dettagli Uni.Rimini è intervenuta nel progetto dell’ex Palace attraverso la progettazione dell’intera ristrutturazione. “Un ruolo fondamentale”, puntualizza Cantelli Forti, “decisivo per l’ottenimento del finanziamento da parte del Miur (Ministero Istruzione Università Ricerca)”, si legge in una nota ufficiale.
Una cittadella in crescita
La riqualificazione dell’ex Palace Hotel, Palazzo Briolini come luogo di ricerca e la ristrutturazione dell’ex convento di San Francesco sono gli ultimi, e prossimi, mattoncini della grande costruzione: la Cittadella Universitaria. Oggi sono 26.455 i metri quadri che la compongono variamente distribuiti tra laboratori di ricerca e didattici, uffici docenti e amministrativi.
Angela De Rubeis