Entrare nel centro storico di Savignano? Ormai è diventato un rebus per via di una cartellonistica che ha dell’unico e dell’incredibile. Chi percorre corso Perticari e sta per immettersi in piazza Borghesi si trova in alto a destra quasi invisibile, in mezzo a un albero, un cartello di divieto d’accesso. Siccome è stato collocato sul marciapiede, non si potrebbe neppure proseguire oltre e nemmeno girare a sinistra per andare in piazza Faberi e in viale della Libertà. Ma sotto il cartello del divieto d’accesso ce n’è un altro con una scritta piccolissima, già scaduto, in quanto proibiva l’accesso ad auto e motori non catalizzati dal 1 novembre 2009 al 31 marzo 2010.
Qualche metro più avanti, all’inizio del muretto del sagrato della collegiata di Santa Lucia, quindi non sulla piazza, c’è un altro divieto d’accesso. A prima vista sembrerebbe un cartello che vieta l’ingresso in piazza Borghesi per tutti i giorni dell’anno. Poi però, se si scende dall’auto e si va a leggere un piccolo cartello posto sotto il divieto, si apprende che non si può accedere dalle 19.30 del giorno prefestivo fino alle 7 della mattina del giorno successivo al festivo. A tutto ciò si aggiunge che proprio al sabato pomeriggio vanno messi i cartelli in mezzo alla strada e devono essere tolti il lunedì mattina. Ma anche sabato scorso nessuno li ha collocati. Ed è stata la gente a metterli quando, come è già successo in passato, sono state viste le auto transitare nei giorni di festa e parcheggiare in piazza. Stessa cosa il martedì, giorno del mercato ambulante. I cartelli devono essere tolti alle 15, ma spesso alle 17 sono ancora lì, con le auto che entrano in centro con una sorta di gimkana. “La gestione della viabilità relativamente ai prefestivi e festivi è a carico della polizia municipale dell’Unione – scarica le responsabilità Matteo Tosi, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici – invece quella del martedì, giorno di mercato, fa capo al Comune. Su tutto ho già ordinato una verifica” aggiunge. Quanto al cartello scaduto, Tosi precisa che “riguarda il piano provinciale di riqualificazione della qualità dell’aria che tornerà a essere operativo in autunno: nel frattempo può essere opportunamente oscurato per non generare equivoci”.
Ermanno Pasolini