Già nel 2008 a Misano si è percepita la crisi nel mercato del lavoro; di conseguenza nel 2009 c’è stato un aumento di disoccupati e quindi di persone e famiglie che si sono trovate in grave difficoltà economica. Complessivamente si sono rivolte alla Caritas circa 150 persone di cui 50 nuovi casi di famiglie, molte con minori a carico, in cui il capofamiglia è prevalentemente operaio e di nazionalità straniera. Tra le nazionalità prevalgono italiani, albanesi, tunisini e ucraini. Stiamo sostenendo diverse spese per gli affitti, soprattutto nei casi in cui ci sono i bambini.
Azioni di solidarietá
Da circa un anno si è adottato il sistema del microprestito per sostenere le spese di affitti e bollette che vengono pagate direttamente senza dare soldi in mano. Per il rimborso non viene richiesto alcun interesse. Si tratta anche di un’opportunità educativa perché evita che le persone approfittino della carità ricevuta e dà anche la possibilità, al Centro, di far fronte ad altri bisogni nel momento in cui le somme anticipate vengono restituite.
La Caritas è impegnata a sostenere le famiglie in difficoltà che, troppo spesso, si vedono chiudere la porta, per mancanza di fondi, dai vari uffici. Nel 2007 è arrivata una grossa donazione da una famiglia di Bologna che è stata provvidenziale.
Altre risorse importanti sono le offerte dei parrocchiani che quest’anno hanno raggiunto i 3.050,38 euro. Le uscite sono sempre maggiori delle entrate, anche perché si cerca di rispondere in tempi brevi quando le situazioni sono difficili per evitare che, chi è in affitto, rischi di perdere la casa. Molte persone sono costrette a risparmiare anche sul riscaldamento e vivono al freddo, altri hanno familiari con problemi psichici e non riescono a far fronte alle spese familiari. Nei casi più gravi si è provveduto all’acquisto di alcuni generi come detersivi e verdure al fine di sostenere al meglio queste famiglie in difficoltà. Nel 2009 sono stati elargiti complessivamente 5.213,43 euro tra derrate alimentari (come carne e generi di prima necessità), bollette, medicine e spese scolastiche.