Come sono stati impiegati i 91 mila euro che le parrocchie della diocesi di Rimini hanno raccolto, subito dopo il sisma del 6 aprile 2009, a favore dei terremotati in Abruzzo?
Nel corso del 2010 Caritas Italiana è dovuta intervenire anche in altri scenari drammatici a livello internazionale come l’alluvione in Albania, il terremoto ad Haiti, il terremoto in Cile, ma nel frattempo i lavori avviati in Italia sono andati avanti e così, grazie anche al contributo delle Caritas diocesane dell’Emilia Romagna e della regione Puglia, qualche giorno fa, è stato possibile inaugurare altre due strutture.
Il centro per minori a Torretta
Il Centro per minori, in località Torretta, ospiterà le suore Francescane Alcantarine, che già da prima del terremoto collaboravano con l’Arcidiocesi di L’Aquila nella cura e nello sviluppo dei giovani attraverso servizi di accoglienza e di carità. Ciò consentirà l’avvio di “Casa Stella Polare”.
La casa, nodo del sistema di diagnosi, prevenzione, cura e trattamento della sindrome postraumatica da stress in età evolutiva coinvolge anche la Caritas diocesana di L’Aquila. Il Centro offre alcuni servizi che si svolgono anche in collaborazione con l’Ordine dei Ministri degli Infermi – Camilliani, IMR (Italian Medical Research) e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il servizio si basa su quattro cardini che prevedono una ricerca condotta su un campione di più di 7 mila bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni per verificare degli effetti dello stress post-traumatico causato dal terremoto; attività di formazione rivolta ai pediatri di famiglia e insegnanti, educatori, animatori dei giovani; apertura di uno spazio di aggregazione (ludoteca, biblioteca, mediateca); attivazione di iniziative sul territorio di animazione e presa in carico dei giovani, attraverso le parrocchie, le associazioni, le realtà di aggregazioni presenti. Il costo complessivo dell’opera è stato di 300 mila euro.
Il centro di comunità a San Giacomo
La seconda struttura è il Centro di Comunità, in località San Giacomo. Una struttura di 325 mq, costata oltre 500 mila euro, con ampi spazi multifunzionali, adatti alle attività sociali, culturali, pastorali e ricreative tese a riaggregare e rafforzare il tessuto sociale. Previsti anche due spazi abitativi da destinare alle fasce deboli della popolazione, presenti sul territorio della parrocchia, come gli anziani, le donne sole con figli, gli studenti.
Letizia Rossi