Campo Lavoro: l’edizione dei record

    Più bel regalo di compleanno non poteva arrivare. Alla chiusura dei conti, il Campo Lavoro missionario festeggia le sue 30 candeline con il miglior risultato di sempre: 167 mila euro di utile netto, ovvero quasi il 52% in più dell’anno scorso. Un record che supera le più rosee previsioni e che consentirà di confermare tutti gli aiuti già programmati ma anche di finanziare nuovi progetti in Italia e all’estero. Molte le ragioni alla base del successo dell’edizione 2010: l’aumentata quantità di materiali raccolti, la novità dei RAEE (rifiuti elettrici e elettronici) ritirati per la prima volta quest’anno, i buoni prezzi spuntati sul mercato del recupero, l’incremento di vendite nei vari mercatini dell’usato e poi, naturalmente, le centinaia, migliaia di volontari che si sono prodigati come non mai per festeggiare i 30 anni di una iniziativa nata nell’ambito della Chiesa e divenuta ormai patrimonio dell’intera comunità riminese.
    Ma vediamo, più nel dettaglio, qualche cifra spulciando tra i dati del bilancio. Nel corso delle due giornate sono confluite nei 4 punti di raccolta di Rimini, Riccione, Bellaria, Villa Verucchio qualcosa come 274 tonnellate di ferro e metalli vari, 129 tonnellate di indumenti usati, 83 tonnellate di carta, 26 tonnellate di vetro, 113 tonnellate di rifiuti elettrici e elettronici, 42 tonnellate di materiali smaltiti senza corrispettivo (legname, mobili, ingombranti vari). Complessivamente, una montagna di 667 tonnellate di rifiuti che, rivenduti sul mercato del recupero, hanno portato alle casse del Campo oltre 94 mila euro. Altri 50 mila euro sono venuti dai mercatini dell’usato letteralmente invasi da folle di persone che, per pochi spiccioli, hanno comprato un po’ di tutto: indumenti ancora in buono stato, libri, giocattoli, oggetti per la casa, radio, tv, computer. Oltre 15 mila euro sono poi arrivati dalla tradizionale lotteria: 30 mila biglietti venduti a 50 centesimi l’uno. Aggiungendo altri introiti e togliendo le spese, si arriva ad utile di 166.944 euro che, ripartito tra le diverse località, vede Rimini contribuire al risultato finale con 83.975 euro, Bellaria con 51.010 e Riccione con 31.959.

    Le destinazioni principali
    Già compreso tra le finalità 2010, il contributo più rilevante (68 mila euro) andrà alle suore francescane di Sant’Onofrio e servirà per completare la casa di accoglienza nella missione avviata dalle suore riminesi in Etiopia, nella regione dei Gumuz. Qui, in un territorio ai margini della civilizzazione, dove le donne sono private di ogni diritto, la casa ospiterà una trentina di ragazze, dando loro la possibilità di studiare e sottrarsi ad un destino di emarginazione. Confermati anche gli aiuti alla missione diocesana di don Giovanni Vaccarini in Albania (15 mila euro per sostenere i corsi di doposcuola) e all’ospedale di Marilena Pesaresi a Mutoko in Zimbabwe (altri 15 mila euro per garantire controlli post operatori gratuiti ai piccoli cardiopatici operati in Italia). Sempre tra le destinazioni definite, altri 13 mila euro andranno alla casa famiglia dei coniugi riminesi Michele Battazza e Raffaella Canini, missionari laici dell’Associazione Papa Giovanni XXIII a Joao Pessoa in Brasile. Consentiranno di realizzare un progetto di supporto educativo destinato a un gruppo di minori in affido, segnati da storie di degrado e violenza famigliare.
    Ma, oltre alle finalità già annunciate, l’ottimo risultato 2010 consentirà anche di intervenire in altre situazioni di bisogno, e non solo nei paesi del terzo mondo. Novità di quest’anno è infatti l’aiuto del Campo Lavoro ai terremotati abruzzesi, attraverso un finanziamento di 30 mila euro destinato alla costruzione del nuovo centro parrocchiale a San Nicola di Tornimparte, paese in provincia di L’Aquila colpito dal terremoto dello scorso anno (vedi in basso). Sempre tra le nuove destinazioni figura anche un contributo di 10 mila euro all’Associazione San Martin de Porres che gestisce la missione avviata dalla diocesi di Rimini a Montesano La Guaira, in Venezuela. Un aiuto che servirà per sostenere il progetto di “Asili popolari” (strutture di accoglienza per minori descolarizzati) e per potenziare il servizio di assistenza sanitaria. Diamo nel box a fianco il quadro completo delle destinazioni 2010.

    Pagina a cura di Alberto Coloccioni