Nel 2009 c’è stato un notevole incremento di richieste di aiuto, circa il 30-40% in più rispetto al 2008. Da fine 2008 si sono verificati i primi casi di disagio familiare a causa del licenziamento, della messa in cassa integrazione di un membro del nucleo: fenomeno che si è molto amplificato nel 2009. Le persone in difficoltà lavorativa sono soprattutto marocchini, seguono albanesi, italiani e ucraini; il settore più colpito dalla crisi è quello dell’edilizia. Negli ultimi due anni sono molti gli italiani che si sono rivolti alla Caritas: si tratta di nuclei familiari monogenitoriali con minori a carico (spesso mamme sole, senza lavoro, con figli). Sono state oltremodo aiutate quelle famiglie italiane che, già prima della crisi, vivevano in uno stato d’indigenza e di precarietà, tutte con minori a carico.
Le difficoltà maggiori si riscontrano tra le famiglie marocchine per l’elevato numero di figli e perché la donna marocchina culturalmente non lavora; sono famiglie caratterizzate dalla bassa scolarità che mantengono l’uso della lingua d’origine, piuttosto che dell’italiano, e spesso si presentano al Centro con un atteggiamento di pretesa assistenziale e con pressanti richieste di tipo economico. La loro è una richiesta esplicita di assistenzialismo che contrasta con la finalità della Caritas il cui obiettivo è di aiutare in un’ottica educativa e di favorire l’integrazione, delle persone in stato di marginalità, nella società, non limitandosi al solo aiuto materiale.
Azioni di solidarietà
A seguito dei primi segnali della crisi economica il parroco ha progettato la realizzazione di un fondo per l’emergenze, chiedendo contributi alle comunità parrocchiali di Savignano, San Mauro Pascoli e Castelvecchio attraverso la raccolta di offerte nelle rispettive chiese. Il parroco ha quindi costituito il gruppo “Emergenza Povertà” per il sostegno alle famiglie in difficoltà economiche. Finora sono stati elargiti prestiti per un totale di 4.000 euro. La Caritas, durante l’inverno 2008-2009, ha pagato diverse bollette di luce e gas a favore di famiglie bisognose e distribuito pacchi viveri nei casi di situazioni di disagio, grazie anche alle segnalazioni dell’assistente sociale. Da dicembre ad oggi sono stati elargiti circa 3.700 euro. Ogni anno, per le festività natalizie, viene organizzata una pesca di beneficenza. Il ricavato serve per pagare le mensilità di affitto a favore di alcune famiglie. Inoltre a Natale si distribuiscono pacchi dono alle famiglie, segnalate dall’assistente sociale, che non si rivolgono al nostro Centro di Ascolto forse per motivi di vergogna o timore. Nel mese di ottobre, con la collaborazione di molti volontari, viene organizzata la colletta alimentare davanti ai supermercati di Savignano e San Mauro Pascoli. Un’altra iniziativa, svolta in collaborazione con la coordinatrice della scuola elementare di Savignano, coinvolge gli alunni e le rispettive famiglie nel donare un gioco ai bambini meno fortunati. Anche il gruppo Scout ha proposto di organizzare una donazione di giochi acquistati con i soldi ricavati da piccole rinunce personali degli stessi ragazzi Scout, a favore di bambini di famiglie indigenti. Con queste iniziative si vogliono educare le giovani generazioni a sentirsi parte di una famiglia più grande della propria; condividere con gli altri quello che si ha perché tutti si sentano parte dell’ unica grande famiglia.