Un tempo non esistevano e chi non aveva diplomi difficilmente negli anni li acquisiva, rimanendo “prigioniero” di una logica cinica che non prevedeva mobilità e aggiornamento nel lavoro. Oggi i corsi serali sono un’opportunità concreta per coloro che non hanno conseguito il diploma di scuola superiore o la licenza media nei tempi canonici o per gli extracomunitari che non si vedono equiparati i titoli conseguiti in patria. Sono tante le scuole a Rimini e in provincia che promuovono corsi di questo tipo. Vediamole.
L’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato L.B. Alberti, per esempio, organizza corsi serali dall’anno scolastico 2000/2001 e si conferma la scuola con più iscrizioni. Sono 104 i nuovi “alunni” per quest’anno, ripartiti nei due indirizzi: ottico e operatore termico. Sono 65 gli studenti di III e 37 quelli di V. In maggior parte uomini italiani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, già occupati, ma si contano anche alcuni stranieri e giovani disoccupati in cerca di un mestiere da imparare. Poche le donne iscritte come d’altronde anche per il corso diurno. Il successo generale del corso è rappresentato dal fatto di poter acquisire al termine una qualifica precisa: quella di tecnico di sistemi energetici.
Sarà invece, molto probabilmente, l’ultimo anno di corsi per l’Istituto tecnico geometri O. Belluzzi che quest’ anno conta solo una V composta da 14 studenti. I corsi erano iniziati nel ’98/’99. Molti studenti della classe del cosiddetto progetto Sirio sono già in possesso di un altro diploma, siano essi italiani o stranieri e rientrano nella generazione dei 30enni. Tra loro ci sono anche due ragazzi più giovani che sfruttano l’opportunità del serale dopo aver perso due anni al diurno, al quale per legge non possono più iscriversi. Per quanto riguarda l’adesione femminile, quest’anno c’è una sola studentessa. La quota di stranieri è composta prevalentemente da extracomunitari che non vedono riconosciuti i diplomi conseguiti in patria; solitamente sono già occupati e hanno discreta padronanza dell’italiano.
Per quanto riguarda un altro istituto riminese, il tecnico industriale L. Da Vinci, sono 33 gli iscritti al turno serale. È possibile iscriversi alla III per i corsi di: Meccanica, Elettrotecnica e Automazione, Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica industriale. Gli studenti di quest’anno sono in maggior parte uomini italiani, con un’età media di 33/34 anni, già occupati che frequentano il corso per poter ottenere una qualifica in più e per imparare un lavoro che dia loro un’ulteriore possibilità di sbocco sul mercato. Tra gli studenti anche stranieri e donne, seppur in minor numero.
Particolare l’esperienza dell’Istituto statale d’istruzione secondaria superiore Gobetti-De Gasperi di Morciano che ha convertito i corsi serali per il raggiungimento del diploma di maturità in corsi per la licenza media, frequentati soprattutto da stranieri.
Dall’anno 2006/2007 non viene più raggiunta la quota minima di iscritti al triennio Sirio. I corsi attivi sono quelli di alfabetizzazione, con il quale si può accedere agli esami per l’ex licenza elementare, e il corso per l’acquisizione della licenza media. Gli iscritti sono 286, in gran parte stranieri.
A raccontarci l’esperienza dell’Istituto professionale alberghiero S. Malatesta di Rimini è il professor Roberto Moroni che si occupa personalmente dell’organizzazione dei corsi. “In 9 anni di corsi serali sono stati circa mille gli studenti che li hanno frequentati e quest’anno manteniamo la media con 100 iscritti ripartiti in tre classi accorpate. La maggioranza è composta da italiani poi vengono gli stranieri, tra i quali spiccano per profitto le donne dell’Est Europa. L’età media è di 30 anni, ma la forbice si allarga da 18 a 70 anni. Anni addietro abbiamo avuto perfino uno studente 82enne”.
Calo di iscrizioni, invece, all’Istituto tecnico commerciale Molari di Santarcangelo. Sono rimasti in 20 del corso sperimentale Sirio ad indirizzo economico-giuridico-aziendale che quest’anno affronteranno l’esame di maturità. La classe è in prevalenza italiana (5 gli stranieri) e l’età oscilla dai 20 ai 30 anni.
Si preannunciano in crescita, invece, le domande pall’Istituto professionale alberghiero S. Savioli di Riccione. Per quanto riguarda l’anno in corso non c’è la classe del biennio, mentre nella classe III si contano 30 studenti di cui 1/3 stranieri. Nella classe accorpata che comprende 4° e 5° anno gli stranieri sono pochi, solo 7 su 28. Il corso è unico e corrisponde all’ex corso di ristorazione, ora indirizzo enogastronomico. Gli iscritti sono uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni, in maggior parte senza alcun diploma anche se c’è una minoranza di studenti già in possesso di tale titolo. Inoltre l’Istituto Savioli organizza corsi serali anche per i ragazzi che vivono all’interno della comunità di San Patrignano, luogo di eccellenza per il settore enogastronomico.
Anche la scuola media A. Bertola di Rimini organizza corsi serali. Sono centinaia gli iscritti, perlopiù stranieri, che vengono divisi in gruppi a seconda del livello di conoscenza della lingua italiana e, dal lunedì al venerdì, frequentano le lezioni serali. Molta l’adesione di persone di tutte le età. I corsi sono gratuiti, il materiale viene messo a disposizione e gli insegnanti portano avanti un lavoro anche duro, ma che appaga dal punto di vista umano, poiché i risultati sono visibili giorno per giorno.
Insomma, i corsi serali si confermano preziosi strumenti di miglioramento della propria condizione lavorativa, specie se si appartiene a quella classe di persone che, per motivi vari, non ha continuato gli studi e non ha quindi una qualifica particolare. Sono molti i casi di persone già adulte che arrivate a 40 anni si ritrovano senza lavoro a causa della crisi, e che, allo stesso tempo non risultano appetibili sul mercato a causa di mancanza di titoli d’istruzione. Per loro la soluzione è tornare sui banchi.
Melania Rinaldini