Dio chiede a tutti coloro che credono in lui lo spirito del martirio: tutti dobbiamo essere disposti a morire per la nostra fede. Tre anni dopo aver pronunciato queste parole monsignor Oscar Arnulfo Romeo sarà ucciso sull’altare, durante l’Eucarestia, dalla violenza che colpiva il Salvador e gran parte del Centro e Sud America. A trent’anni dalla sua morte, avvenuta il 24 marzo 1980, quelle parole suonano profetiche: l’America latina negli scorsi decenni ha visto una sequenza di martiri accomunati dalla testimonianza coraggiosa e radicale del Vangelo, della giustizia, della carità. Un esercito pacifico di donne e uomini, al cui interno figurano molti missionari, come il giovane don Daniele Badiali, il prete faentino di cui raccontiamo la storia a pagina 10.
Vale per loro quanto ha scritto Andrea Riccardi, nel libro Il secolo dei martiri: “Se non avessero praticato la carità, non avrebbero esposto la loro vita alla morte in quel modo. E quando la carità si fa impegno più strutturato per la giustizia, l’interesse offeso diventa aggressivo”. Fare memoria oggi, nella giornata dei missionari martiri, di mons. Óscar Arnulfo Romero (e di tanti come lui che in nome di Cristo hanno donato la vita per il loro popolo), non significa fare della nostalgia (magari in un momento difficile per la chiesa a causa dello scandalo dei preti pedofili), ma riscoprire l’attualità e la forza di esistenze offerte nel segno del martirio.
Gesù aveva detto: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia” (Mt 5,11). Difficile per tutti pensare di essere “beati” in quei frangenti. Però sul seme di Romero, come su quello dei martiri cristiani antichi o contemporanei, ogni comunità cristiana ha ritrovato il senso profondo della vita secondo il Vangelo e spesso il coraggio di una memoria attiva, non rassegnata, capace di continuare il cammino con uno slancio migliore.
“La mia vita appartiene a voi”. Romero ha vissuto la logica di una vita ricevuta che si trasforma in vita donata: una logica in verità normale, quotidiana, per tutti i discepoli di Gesù. Testimonianze eloquenti oggi, ieri e sempre.