Pittura e mosaico, scultura e fotografia. Ma anche musica (clasica e moderna) e spettacolo (cinema, teatro, televisione e danza). Una vera Accademia, dunque, quella Riminese che opera nel campo delle Arti, portando su e giù dal palco progetti educativi, che aiutano a far conoscere ai giovani “l’arte” come strumento della conoscenza del Sé, ma anche laboratori, stages e spettacoli. Un’attività che ha portato l’Accademia Riminese ad una partnership con l’Università Cattolica di Milano. Rimini diventa così sede di un Corso di Perfezionamento in Educazione alla Teatralità, un corso post laurea.
L’idea di esplorare i territori dell’arte diventa realtà a Bellariva sedici anni fa. È il 1994 infatti quando padre Antonio Renzini dei Frati conventuali della parrocchia di Bellariva, e il maestro Luciano Sampaoli fanno scoccare la scintilla, che diventa emanazione del Circolo ANSPI “San Francesco” e fin dalla fondazione, diventa punto di riferimento nella formazione artistica di giovani e adulti.
L’Accademia è aperta a tutti: ragazzi, adulti e persino bambini in età prescolare (propedeutica). Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno e possono riguardare pittura, mosaico, scultura, fotografia, ma anche musica classica e moderna, oltre a cinema, teatro, televisione e danza.
“Con l’obiettivo di far conoscere ai giovani “l’arte” come strumento della conoscenza del Sé, – spiega la dott.ssa Lucia Pagliardini – l’Accademia realizza progetti educativi in collaborazione con le scuole del circondario di ogni ordine e grado”. Dai corsi tecnici, ai laboratori agli stages periodici intensivifino ai corsi di Arti-terapie (per persone diversamente abili) ossia terapie espressive che utilizzano il canale artistico creativo per consentire alla persona di raggiungere un miglior equilibrio psicofisico, il ventaglio di proposte dell’accademia è davvero ampio. Senza dimenticare le iniziative di carattere benefico portante in scena. L’Accademia dispone di aule spaziose e luminose e possiede un teatro di 350 posti nel quale gli studenti si esibiscono nel corso dell’anno. Gli studenti si esibiscono pubblicamente, con spettacoli e con la formula delle “lezioni aperte”. E gli allievi più meritevoli a fine corso vengono premiati con coppe e borse di studio.
La novità si chiama Corso di Perfezionamento in Educazione alla Teatralità. Il corso post-laurea (iscrizioni aperte fino al 18 febbraio, per informazioni: Tel. 0541.374883 / 347.4259347, www.accademiariminese.it)) è rivolto a insegnanti di ogni ordine e grado, Operatori Socio-Culturali, Socio-Assistenziali, Operatori del campo teatrale forniti di laurea o titolo equipollente (Diploma di Assistente sociale, Educatore professionale, Accademia delle belle Arti, ISEF ecc.). Il corso si rivolge anche a Laureati di qualsiasi Facoltà che abbiano interessi personali o professionali nel campo teatrale ed educativo.
Il corso si propone di formare operatori in “Educazione alla teatralità” per attività scolastiche e socio-animative. Dalla rappresentazione e le sue dinamiche al teatro come comunicazione; dagli orientamenti psico-pedagogici per l’uso educativo del teatro in ambiti socio-educativi e culturali; ai progetti educativi di attività teatrali in ambito scolastico e socio-animativo. Le lezioni sono tenute da docenti universitari e da professionisti appartenenti a diverse aree disciplinari. La proposta standard consiste in 112 ore complessive di lezioni teorico pratiche; 20 ore di tirocinio e preparazione del progetto; 20 ore on-line. Al termine del corso è prevista l’elaborazione e la realizzazione di un progetto di Educazione alla Teatralità. Chi avrà frequentato il 75% delle ore di lezione e avrà superato l’esame finale, riceverà il diploma di perfezionamento dell’Università Cattolica. Il sipario sul corso si alza il 18 febbraio, con lezioni una volta a settimana (giovedì) dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Gli appuntamenti settimanali si sdoppiano nel mese di giugno: il lunedì e il giovedì dalle ore 14.30 alle ore 18.30.
Tommaso Cevoli