Il difensore che “gioca” coi cittadini

    Gli orologi non sono sincronizzati ma la multa sì, e arriva sempre puntuale. Maledetta Zona a traffico limitato, maledetti “segnatempo” leggermente discrepanti. Sergio, 42 anni, scuote la testa: “Cosa posso fare, con il «foglio verde» in mano?”
    Ha bussato al numero 21 di via Tolmino, ufficio del difensore civico e Renato Ferraro (nella foto) è partito: “ho chiesto al Comune i motivi della mancata sincronizzazione nell’attivazione dei valichi nella zona Ztl”. La Tram da parte sua avrebbe predisposto display luminosi e di essere pronta dal 24 febbraio scorso. L’impasse dunque è da attribuire al Comune di Rimini?
    Ferraro si ferma agli atti ma non è tipo da lasciar perdere, il Difensore Civico. E il lavoro non gli manca. Nell’anno appena trascorso ha aperto 412 pratiche. Di queste, 388 sono state “presentate e chiuse”. 9 invece quelle provenienti agli anni precedenti, di cui 6 chiuse. In tutto, Ferraro nel 2009 ha chiuso 394 pratiche, ovvero ben più di una al giorno, considerando anche festivi e ferie. Una bella media.
    Ingressi e multe nelle zone Ztl. Assenza di depurazione in varie zone della città, “presente” però nelle cartelle esattoriali. Marciapiedi malconci. Rumori molesti, in particolare prodotti da locali pubblici. Problemi burocratici per l’inserimento in graduatoria per l’assegnazione di case popolari. Sono alcuni dei temi più dibattuti a Rimini dal Difensore Civico, che stila un bilancio tra luci e ombre.
    L’Amministrazione è la prima sul banco degli “imputati”. Ben 101 (su 394) le pratiche riguardanti gli uffici comunali, cui si aggiungono quelle riferite alla Polizia Municipale. Dopo il Comune, il dito dei cittadini è puntato sugli enti a partecipazione pubblica. La più contestata è Hera: per la multiutility 18 pratiche. Seguono Ausl (8) e Acer (4). “Le istanze pervenute sono aumentate rispetto alle stagioni precedenti. – avverte Ferraro – E vi sono tematiche ricorrenti”.
    Alcuni casi sono grossolani. L’accettazione di domande per case popolari Erp o canoni agevolati. “Se il cittadino non dorme sotto i ponti, o non ha un provvedimento esecutivo di sfratto – spiega Ferraro – non può presentare domanda”.Assurdo. “Perché il Comune non accetta la domanda magari con riserva, sino a sentenza definitiva o sfratto eseguito?”. Interrogativo da girare al presidente del Consiglio Comunale riminese Antonella Ceccarelli. Altro argomento fonte di numerose contestazioni la soprattassa per chi ha dimenticato (o non ha voluto pagare) i passi carrai. La soprattassa era del 100%. Ferraro ha girato le lamentele al Comune, che ha promesso di ridurla al 25% per il 2010. Ma chi ha già pagato? La retroattività non sembra abitare in piazza Cavour. Il Comune dice di aver avvertito almeno 5.500 cittadini dei pagamenti della tassa sui passi. A molti non risulta l’avvertimento, osserva Ferraro, lui che “combatte a difesa dei cittadini pur nutrendo fiducia nel buon andamento dell’amministrazione”.

    Paolo Guiducci