Gli occhi fissi sul grande schermo, il cuore e la mente aperti. Cinema e parrocchia da sempre vanno a braccetto: per i momenti ludici – magari l’oratorio della domenica – e di fraternità, oppure per le serate più impegnate dei cineforum, quando ragazzi e adulti si confrontano con tematiche importanti. Si può crescere anche davanti a una pellicola. Ne sono convinte anche diverse parrocchie della Diocesi, che “abbracciano” il cineforum anche come modalità pastorale.
Lo fa addirittura nei tempi forti di Avvento e Quaresima la parrocchia di San Paterniano, a Villa Verucchio, proponendo – grazie all’attività del circolo Anspi – due cicli di cineforum. Il parroco, don Pier Giorgio Farina, è grande appassionato di cinema, specie quello d’autore, la fantascienza e la fantasy. Sette i film proposti in questo cineforum, nel tatro parrocchiale Giovanni Paolo II (alle ore 21). Oltre a Il bambino dal pigiama a righe per ricordare la liberazione di Auschwitz, il calendario prevede ancora The Millionaire (giovedì 28 gennaio), L’eternità è un giorno del famoso regista greco Theo Angelopoulos (giovedì 4 febbraio), a cui seguirà Uomini che odiano le donne (giovedì 11) e Two lowers di James Gray. L’ultimo appuntamento con il grande schermo è il 25 febbraio per la visione di Non è mai troppo tardi di Rob Reiner.
Anche la vicina parrocchia di Corpolò ha iniziato un percorso cinematografico. Il primo Cineforum per coppie, famiglie e giovani dal titolo “Storie da vedere – per discutere e riflettere insieme” ha proposto due pellicole sul tema della coppia e della famiglia: Casomai e Juno. Significativa la sala scelta per le proiezioni, la sala del Quartiere, nella piazza del paese, per favorire la partecipazione di tutti.
Sceglie il cineforum come momento aggregativo durante l’estate la parrocchia di San Girolamo, che attrezza l’ampio cortile a sala proiezioni dal vago sapore di Nuovo cinema paradiso. Il programma è lungo e articolato, come la partecipazione del pubblico.
Dai salesiani è nato persino un cinecircolo, anni fa, il Rapsodia, per tenere alta la bandiera del cineforum e il suo utilizzo culturale nella parrocchia di Marina centro.
Chi spesso ha proposto il cinema quale momento comunitario è anche Savignano. La parrocchia di Santa Lucia ha più volte allestito un ciclo su una tematica ben precisa, a volte l’integrazione a volte la speranza e il dolore. “È un’occasione di riflettere su temi e questioni di attualità ma non con la discussione frontale o la tavola rotonda – spiega il parroco don Pier Paolo Conti – piuttosto a partire da storie, avventure e racconti: il cinema lo permette”. Savignano propone quattro serate, quattro film al mercoledì.
Paolo Guiducci