Prima ti macino e poi ti bevo

    Arabica o Robusta? È questa… la scelta. Già, perché non stiamo parlando di due donne, ma di due differenti tipi di miscela per bere un buon caffè. Sono pochi gli italiani che al mattino non ne bevono almeno una tazzina, e sono poche le persone che non si fermano al bar per degustare i suoi derivati: cappuccino, montebianco, caffè al ginseng… L’Arabica, proveniente dal sud America, contiene meno caffeina e dona al caffè un aroma più dolce. La Robusta, invece, proveniente dai paesi africani rispetto all’arabica, ha un aroma più intenso, più forte, e dona al caffè un retrogusto “legnoso”.
    Partendo da queste due miscele, poi, si può aprire un mondo di derivati come abbiamo scoperto facendo un giro tra i vari produttori riminesi.

    Caffè Pascucci
    Il primo caffè lo abbiamo sorseggiato al “Caffè Pascucci” di viale Vespucci, a Marina Centro.
    “Noi abbiamo la nostra torrefazione che si trova a Montecerignone– ci spiega Claudio Leardini che con Marco Arcaroli è proprietario del marchio – proponiamo ai nostri clienti quattro tipi di miscela: la Classic, la Mild, la Golden e la Riserva. La prima contiene chicchi di caffè della miscela Robusta, la seconda è realizzata con solo Arabica, mentre la Golden contiene il 90% di chicchi di Arabica e, infine, la Riserva è 100% arabica”.
    Il menù del “Pascucci” presenta circa quaranta tipi di caffè: si passa da quelli classici, lisci, corretti, scecherati, macchiati, ai caffè più particolari con aggiunta di cioccolata, di meringa, di caramello e tanto altro ancora. Mattina, pomeriggio e sera, il “Pascucci” è diventato attrazione per differenti tipologie di cliente.
    “Alla mattina si lavora molto con avvocati, professori e ragazzi che si servono da noi per la colazione o per la merenda della campanella; al pomeriggio la clientela all’incirca è la stessa, mentre alla sera il bar si riempie di ragazzi che utilizzano questo locale come luogo d’incontro per bere qualcosa in compagnia e per poi, ad una certa ora, spostarsi nelle discoteche della riviera”.

    Caffè Foschi
    Riposta la tazzina sul bancone del “Pascucci” ci spostiamo in centro, in via Tempio Malatestiano, dove incontriamo Roberta Sapigni, proprietaria di una delle botteghe più antiche della città: il “Caffè Foschi”. Aperto dai genitori, Giovanni Sapigni e Marialuisa Bellini nel lontano 1968, Roberta ha preso in mano le redini del negozio nel 1988 e ora lo gestisce insieme al marito. Il negozio propone dieci tipi di miscele classiche provenienti dalla torrefazione di Pesaro, e due aromatizzate, vaniglia e cioccolato, che arrivano direttamente dalla Germania. Ogni miscela ha un nome inventato dalla torrefazione stessa: Tedesco, Decaffeinato, Rossini, Famiglia, Spez, Lux, Braz, Bar, Gran bar e Maragogipe.
    “Il caffè Tedesco viene utilizzato in tutti i paesi europei ed è un tipo di caffè acquoso, lungo, macinato grosso per le macchine con filtro. Il Decaffeinato Foschi viene trattato da crudo, viene eliminata la caffeina con un abbassamento di temperatura e vapore, riuscendo a non utilizzare solventi chimici. Il Rossini, assieme al Gran Bar e il Bar, sono tre miscele di alta qualità. Il Rossini, miscela 100% Arabica, contiene come gli altri due, pregiati caffè selezionati provenienti dai paesi del centro America, contraddistinguendosi per il suo gusto armonioso, delicato, amabile. Particolarmente adatto per chi ama un caffè dolce e aromatico. Braz, Bar e Gran Bar sono miscele miste di Robusta e Arabica assieme. Diversamente dal Braz che è un tipo di caffè simile per sapore al Rossini, il Bar si contraddistingue per il suo gusto abboccato, forte. Particolarmente adatto per chi ama sapori forti e intensi. Il Gran Bar, adatto per chi ama un caffè dal gusto pieno, si distingue dagli altri per il suo gusto completo, rotondo e deciso. La Famiglia è una miscela di caffè gradevole ed economica, Spez, invece, ha un gusto forte e marcato mentre Lux è una miscela dal gusto genuino e rustico. Infine vi è il Maragogipe, chiamato propriamente così, che si differenzia da tutti per il grosso spessore dei suoi chicchi e per la provenienza messicana”.
    In ogni miscela vi sono quattro-cinque tipi di caffè, con proprietà differenti (per fare la schiuma, per dare il colore più chiaro o più scuro, per dare un gusto più o meno intenso…); in base alla loro percentuale di caffeina, che li differenzia l’uno dall’altro, si crea una tipologia di caffè. Molto importante è la tostatura che viene sottoposta ai chicchi di caffè.
    “Il caffè viene tostato e poi miscelato assieme. Più il caffè viene tostato, più avrà un gusto forte, quasi di bruciato”.
    Oltre alle differenti tipologie è importante l’utilizzo di uno strumento come la moka o la macchina espresso che preparano il caffè in modi diversi sfruttando le qualità in maniera differente.
    “La moka o cuccuma, fa bollire il caffè sfruttando le sue parti legnose. La macchina espresso, invece, sfrutta gli olii essenziali dandogli, quindi, più corposità e producendo quella schiuma che stabilisce la qualità del caffè in base al suo colore. Se la schima è chiara, il caffè è di ottima qualità, viceversa se è scura, è di qualità scadente”
    Vi sono anche diversi modi di fare il caffè in base al tipo di moka che si ha in casa.
    “Se si ha la macchina con filtro, il caffè verrà macinato all’americana; se si vuole preparare un caffè alla turca lo si porterà ad ebollizione; se si ha un tipo di moka alla Napoletana, il caffè verrà macinato più fine”.
    Quali sono le differenze che distinguono il caffè fresco da quello sottovuoto?
    “Il caffè fresco, rispetto a quello comprato al supermercato, in base a tutte queste caratteristiche citate, sicuramente, è più fragrante e più profumato avendo, comunque, un prezzo superiore che rispecchia la sua qualità”.
    In provincia vi sono tanti commercianti di caffè ma purtroppo di torrefazioni riminesi non ve ne sono più. Anche la torrefazione “Caffè del Sole” che fino all’anno scorso era parte del nostro territorio, ora è diventata società con una torrefazione di Pavia.

    Caffè Giovannini
    Dal “Caffè Foschi” al “Caffè Giovannini”, la strada è breve, molto breve. Qualche centinaio di metri. Aperto da Dante Giovannini nel 1926, questa bottega nel centro di Rimini è stata assorbita, nel 1996, dal marchio “Caffè Mexico”.
    “Utilizziamo due qualità di caffè: l’Olimpia e il Decaffeinato. L’Olimpia è una miscela proveniente da Brasile, Centro America, India, Indonesia e Africa. Tutti tostati separatamente e successivamente miscelati. Dal gusto molto morbido, delicato e vellutato, leggermente speziato che crea un piacere prolungato nel retro olfatto, ottenuto grazie ad un aroma ampio, composto da una serie di profumi con predominanza di cioccolato fondente e pan tostato, di varietà Arabica selezionate e particolarmente pregiate. Alla vista, il corpo del caffè, appare pieno e bilanciato con color della crema nocciola”.
    Insomma, per chi vuole bersi un buon caffè non c’è che l’imbarazzo della scelta.

    Francesca Forcellini