Il turismo in riviera è meno amaro

    I dati della conclusa stagione estiva non lasciano dubbi: in calo il turismo balneare nazionale. La Riviera romagnola però si difende. E lo fa grazie ai turisti italiani, la famiglia in prima fila, “grazie anche alla competitività dell’offerta, i prezzi in primis” fa notare il presidente degli Albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis. Il bilancio dell’Osservatorio Turistico Regionale dell’Emilia Romagna, elaborato da Trademark Italia e presentato in Fiera durante il TTG, è tra luci ed ombre.
    Di fronte al rapporto generale che vede un crollo delle presenze al Sud Italia (Sicilia -16,2%, Sardegna -13,5%), della Liguria -9,7 % e Abruzzo -5,9%), Rimini e la riviera riminese tengono con scostamenti limitati rispetto ale ultime due stagioni. Il dato dell’osservatorio turistico provinciale gennaio-agosto segnala un -2,6% sul fronte degli arrivi totali e -2,2% di presenze, niente a che vedere con il -5,1% nazionale.
    “Il territorio riminese ha assorbito meglio dei concorrenti il duro impatto con la crisi economica” rileva l’assessore al Turismo riminese Maurizio Melucci.
    “Grazie all’offerta variegata, ai grandi Eventi e al buon rapporto qualità-prezzo è difficile non ottenere risultati”, prova a spiegarne i motivi Andrea Zanlari da Union-Camere Emilia Romagna. A subire i maggiori effetti del vento di crisi sono state le isole: la Sicilia ha visto completamente svanire il mercato inglese e russo mentre la Sardegna ha subito la totale assenza di vip e magnati. Grazie a convenienza, fidelizzazione e ospitalità la riviera ha arginato le sue perdite: “Per raccogliere questi risultati ci siamo dati da fare con un certo anticipo: ricordiamo gli investimenti e i rapporti virtuosi tra privato e pubblico”, chiarisce l’assessore regionale al Turismo dell’Emilia Romagna, Guido Pasi. L’assessore pensa a iniziative come lo spot parchi con Paolo Cevoli e la campagna di Pentecoste con Luca Toni fino alla Notte Rosa. Anche il tempo si è comportato bene: se giugno nuvoloso aveva fatto temere il peggio, le 121 giornate di sole (contro le 112 del 2008) e le 5 in meno di pioggia rispetto al 2008, hanno allungato l’estate fino ai primi di ottobre. Ci sono ancora i dati di settembre da sfogliare: attese buone notizie. Quelle meno positive riguardano, per la riviera riminese, la contrazione del segmento straniero, del congressuale e del fieristico. Scorporando i dati, infatti, si scopre la ripresa del balneare: luglio +1,3% negli arrivi, agosto +3,6% di arrivi e 2,3% di presenze. Buone notizie anche dall’andamento occupazionale nel settore turistico: la provincia fa segnare un +2,3% in netta controtendenza rispetto al dato nazionale, dove il lavoro si perso nel settore turismo (-5,1%). Anche il giugno riminese, pure segnato dal segno meno (-3,8%) si salva rispetto al tracollo nazionale attestato dal -10,6%. Intanto prosegue la contrazione delle strutture alberghiere: attualmente 1.156 a Rimini e circa 2.700 in Provincia, ogni anno si registrano solo nel riminese 30-50 defezioni.

    Marzia Caserio