Con l’arrivo dell’autunno ritorna il bisogno di serate che offrano un’alternativa valida alla televisione. Fra le città della provincia, sicuramente il cartellone del Novelli – con i suoi trentatré spettacoli – non solo è il più ricco, ma è costruito in modo da poter accontentare esigenze di pubblico diverse.
Come sempre il segmento principale della stagione è rappresentato dal ciclo di otto spettacoli suddivisi in tre turni – A, B e C – destinati a un pubblico che ama la prosa tradizionale. Si comincia il 16 novembre con la brillante commedia shakespeariana Molto rumore per nulla, diretta da Gabriele Lavia e interpretata da giovani attori del suo laboratorio teatrale. L’11 dicembre Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi, propongono L’appartamento, un grande successo cinematografico di Billy Wilder, mentre l’8 gennaio Maurizio Micheli e Tullio Solenghi, coordinati da Marcello Cotugno, portano in scena – parafrasando Totò – Italiani si nasce e noi lo nacquimo, una riflessione sull’Unità d’Italia filtrata attraverso la lente del varietà. Si prosegue il 21 con Pino Micol che, con la regia di Giuseppe Dipasquale, interpreta Il birraio di Preston, un adattamento del romanzo di Andrea Camilleri. È un grande classico invece Cyrano de Bergerac, personaggio storico reso immortale dalla penna di Edmond Rostand. Protagonista di questa produzione del Teatro di Roma con la regia di Daniele Abbado, il 14 febbraio, sarà Massimo Popolizio. Il 26 tocca a un’interessante rarità, Le signorine di Wilko, tratto dall’omonimo romanzo di Jaroslaw Iwaskiewicz e già trasportato sul grande schermo da Andrzej Waida nel 1979. La regia è del lettone Alvis Hermanis, protagonisti sono Laura Marinoni e Sergio Romano. È stato Robert De Niro a portare al successo Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod: il 9 marzo ci prova Alessandro Gassman nella duplice veste di regista e interprete; mentre la conclusione è affidata, il 16, alla celeberrima Trilogia della villeggiatura di Goldoni, uno spettacolo con cui Toni Servillo lo scorso anno ha ottenuto un grandissimo successo.
Il turno D, dove figurano un maggior numero di novità, è ancora suddiviso in due blocchi: il primo, ospitato ancora al Novelli, il secondo al Teatro degli Atti. Si comincia il 27 novembre con Maddalena Crippa protagonista de Le invisibili, drammatiche storie di donne il cui volto è stato sfigurato dall’acido. Erri De Luca sarà ospite due volte: il 17 dicembre si cimenta in letture di proprie pagine, dal titolo Fili, mentre l’11 andrà in scena il suo testo Morso di luna nuova con la regia di Giancarlo Sepe. Il 30 tocca a Sogno d’amore di e con Giampiero Rappa. L’appuntamento più atteso è però quello con Marco Paolini e La macchina del capo: racconto di Capodanno il 9 e 10 febbraio. Dopo una parentesi di danza il 21 febbraio (Alonzo King’s Lines Ballet), il 4 marzo tocca a un altro titolo shakespeariano Il mercante di Venezia con Moni Ovadia e Shel Shapiro, un sodalizio ormai più che collaudato. Il 25, infine, Annaria Guarneri e Luciano Virgilio propongono, per la regia di Andrée Rruth Shammah, uno dei testi vincitori al Premio Riccione del 2007, Antonio e Cleopatra alle corse di Roberto Cavosi.
Sei titoli invece per la parte del turno D agli Atti. Il 10 novembre Laura Marinoni propone Passio laetitiae et felicitatis, un adattamento del regista Valter Malosti dal romanzo di Testori. Il 3 dicembre tocca al Teatro dell’Argine con Liberata, e l’8 dicembre ai Motus con Too Late! (Antigone) contest # 2, ideato e diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In cartellone Made in Italy, Premio Scenario nel 2007, il 13 gennaio; Tanti saluti, un progetto di teatro civile clownesco (1 febbraio) e Terra matta di Vincenzo Pirrotta il 12 marzo.
È lungo anche l’elenco degli spettacoli fuori abbonamento: comincia il 6 novembre la coreografa Monica Casadei con un omaggio a Fellini dal titolo I bislacchi; poi il 20 dicembre il Moscow Festival Ballett presenta La bella addormentata nello storico allestimento di Marius Petipa. Ancora danza il 16 gennaio con i Giovani dell’Aulos in Hello Broadway, né poteva mancare l’operetta, ossia My fair lady interpretato dalla Compagnia di Corrado Abbati (5 gennaio). Fra i comici da segnalare Giuseppe Giacobazzi: il 29 novembre propone Una vita da pavura e il 23 febbraio Paolo Rossi con Studio per la povera gente. Di tutt’altro tenore l’appuntamento del 27 gennaio, giorno della memoria: Paola Bigatto interpreterà La banalità del male, tratto dall’omonimo testo della filosofa Hannah Arendt.
Anche gli artisti locali, raccolti sotto l’etichetta Riminesi venuti da lontano, avranno uno spazio. Il 22 dicembre Silvio Castiglioni interpreta Il silenzio di Dio, dittico con testi di Silvio D’Arzo e Dostoevskij. Il 28 Voci, un concerto di Daniela Piccari con le musiche di Andrea Alessi; il 24 gennaio si esibirà il polistrumentista Vincenzo Vasi in Perfavore sing e il 21 marzo Paola Vannoni e Roberto Scappin saranno i protagonisti di Tragedia tutta esteriore.
Giulia Vannoni
(nella foto un momento di Molto rumore per nulla)