Aiuto, mi hanno rubato il carrello!

    Rimini è la città italiana dove si spende di più per fare la spesa: ben 4.127 euro in media per riempire il carrello in un anno. Lo rivelava lo scorso maggio un’indagine condotta da Il Sole 24 ore sui dati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico.
    Sarà per questo che il carrello si spaventa e se la dà a gambe?
    Già, perché nei supermercati della provincia i carrelli della spesa, vecchi inseparabili compagni d’avventura nella più elementare delle mansioni domestiche, spariscono a vista d’occhio.
    Non basta dotarli di congegno con moneta e catenella: i carrelli spariscono da sotto il naso. Abbandonati, rubati, sfasciati: per loro sembra non esserci pace. E se non ci credete, date un’occhiata a questi numeri, raccolti tra i supermercati più conosciuti e frequentati di Rimini e provincia.

    Il caso Rimini
    Al Conad Ape di via Euterpe, su 200 carrelli, ne sono spariti solo quest’anno, 60-70. Il direttore ipotizza addirittura un vero e proprio racket: i carrelli rubati sarebbero rivenduti – a suo dire – in paesi stranieri.
    L’In Grande di via Flaminia, invece, ha visto sparire 4 o 5 carrelli negli ultimi 8 mesi, quota che sale a 20 presso il Billa di viale Amerigo Vespucci.
    Misteriose sparizioni di carrelli si registrano anche all’Ecu di via Covignano, ma non sanno quantificare un numero preciso.
    Il fenomeno si amplifica fra le mura del centro storico, complice la facilità di allontanarsi a piedi con il carrello. Qui, i titolari di diversi punti vendita, sono arrivati a sporgere denuncia ai carabinieri.
    Al Conad Tiberio, in meno di dieci mesi, sono venuti a mancare circa 100 carrelli, una bella quota su un parco complessivo di 200, che ha portato il titolare del punto vendita a recarsi dai militari per sporgere denuncia contro ignoti. Anche perché, il carrello singolo, ha un costo elevato, circa 125 euro a cui se ne devono aggiungere altri 50 per le macchinette mangia soldi.
    Il supermercato Crai, all’interno della Galleria Ferrari, ne ha contati 80 in meno, ma da 12 anni a questa parte.
    Al Conad di via Serpieri (sotto la Coin), dal 2003 ad oggi, ne sono spariti mille: vale a dire oltre 160 all’anno! Una cifra folle che ha fatto scattare l’immediata denuncia contro ignoti da parte dei titolari.
    L’Euromarket al Mercato Coperto segna un altro primato. Qui si contano 150 carrelli “dispersi” all’anno, più una quota considerevole di “feriti”: senza ruote, rotti, sfasciati, con la catenella tagliata per rubare la moneta… Spariscono di più in autunno, perché secondo il titolare, verrebbero usati dagli anziani per raccogliere le foglie secche. Il supermercato ha addirittura incaricato un ragazzo di andare a cercarli curiosando nei cortili delle case. Insomma, la curiosità di sapere dove vanno a finire tutti quei carrelli è tanta, ma lo è anche il disappunto visto che ogni carrello nuovo costa sui 125 euro a cui va ad aggiungersi il costo per andarli a recuperare. Uno spreco esagerato, tanto da portare il titolare, esasperato, a sporgere due denunce.

    Befane e Malatesta: nessun furto
    E nei grandi ipermercati, Arsenio Lupin come si comporta?
    Al Conad Leclerc del centro commerciale “Le Befane”, in via Caduti di Nassirya l’amministrazione fa sapere che i loro “carrelli sono in salvo, probabilmente perché il punto vendita è raggiunto soprattutto in auto e questo crea difficoltà di trasporto”.
    Anche all’Ipercoop all’interno del centro commerciale “I Malatesta” di Rimini si minimizza il fenomeno, ascrivendolo a “micro taccheggio fisiologico”. Ma quando chiediamo la conta dei carrelli, ne troviamo 5 spariti in media ogni mese, vale a dire 60 all’anno. Un numero non da poco, ma certo non allarmante su un parco complessivo di 1.200 quattro ruote.
    A Cattolica il Conad Diamante non assiste a furti di carrelli, più spesso accade che clienti abituali (soprattutto anziani) se lo portino a casa per usarlo anche nelle spese successive.
    A Viserba, il Conad La Fonte di via Palotta dichiara la sparizione di 20-30 carrelli in dodici mesi su un totale di 70, con picchi d’estate con l’aumento dei turisti. Una perdita che si traduce in costi notevoli: a loro il carrello nuovo costa 120- 140 euro.
    Sempre a Viserba, il Supermercato A&O di via Cenci, invece, dichiara solo 5-6 carrelli dispersi nel corso dell’anno.
    La situazione migliora a Riccione. Al Conad Boschetto di viale Veneto ammettono che qualcuno sparisce ma non sanno quantificare il numero esatto; al Conad Romagna di via Carpi, invece, ne spariscono una cinquantina ogni 365 giorni.
    A Cattolica le cose vanno ancora meglio: al Conad Ergon in via Carducci, succede a volte che sparisca qualche carrello, così come al Conad Rio Agina, dove comunque “non si tratta di furti importanti”.

    Tirando le somme
    Ora, se la matematica non è un’opinione, e non lo è, a Rimini quest’anno sono già spariti circa 600 carrelli (e solo nei supermercati che abbiamo preso a campione), senza considerare i punti vendita che non ci hanno saputo dare un numero esatto. Considerando che un carrello nuovo, come ci hanno spiegato i titolari, costa tra i 120 e i 200 euro a seconda delle caratteristiche, delle dimensioni e dei materiali, ogni anno per sostituirli si sborsano dai 72mila ai 120mila euro: in media 96mila euro.
    Un business non da poco, che fa fiorire congetture e ipotesi sul possibile destino di queste quattro ruote.
    C’è chi ipotizza un racket di carrelli destinati ai mercati esteri, chi dà la colpa ai turisti, chi agli anziani che li userebbero per costruire carretti o conservare oggetti in cantina, chi è al corrente che qualche persona anziana se lo porta a casa per poi riportarlo la volta successiva, chi ancora osserva dei picchi di sparizione in autunno quando i carrelli diventerebbero carriole a 4 ruote per trasportare le foglie secche.
    Insomma di congetture se ne possono fare tante, ma il dubbio rimane: che fine fanno i carrelli rubati?

    Romina Balducci