Campione d’Europa. Per la terza volta. Ma questa ha un sapore diverso. Ha il sapore del sacrificio, della rivincita, della speranza. Marco Garelli, atleta di punta dello Sport Life, è tornato da Nazarè, piccola località balneare a metà tra Oporto e Lisbona, dove sono andati in scena i campionati europei di pattinaggio artistico coppie Junior e Senior, con una medaglia d’oro al collo.
Allora Marco, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
“Per fortuna! Ma non è stato così facile come potrebbe sembrare”.
Ma come no? Primi nel programma corto, primi nel programma lungo, un trionfo.
“Diciamo che fino al momento di scendere in pista, di dubbi ce ne erano e non poteva essere diversamente. Poi una volta iniziato il primo esercizio è andato via tutto liscio mentre giovedì sera, in occasione del lungo, la pressione è stata bella grande, bastava un errorino per buttare al vento tutti i sacrifici che con Virginia (Desiderio, la sua partner) abbiamo fatto in questi mesi. Però, alla fine, quando ho sentito che la musica sfumava lentamente ho capito che eravamo riusciti a coronare il nostro sogno”.
Per te è il terzo titolo europeo: ci si fa l’abitudine o è sempre un qualcosa che ti stringe il cuore?
“No, no l’abitudine non te la fai mai. Anche perché quando sei sul podio e vedi la bandiera del tuo paese che inizia a issarsi e parte l’inno, veramente ti vengono i brividi. E poi quello di quest’anno ha un significato tutto particolare”.
Ossia?
“Per me è stata una stagione molto difficile, costellata da tanti infortuni. Prima la lussazione alla spalla, poi la rotula del ginocchio destro che mi è uscita, senza contare il cambio di partner che ha significato ripartire tutto da zero. Con Virginia abbiamo avuto pochissimo tempo per allenarci, anche perché lei vive a Roma e praticamente ogni fine settimana era a Rimini. Abbiamo passato mesi facendo grandi sacrifici ma alla fine questa medaglia d’oro ci ripaga di tutto”.
Un bel regalo di compleanno visto che il 23 ottobre compirai 18 anni.
“Sì, anche se spero che di regalo ne arrivi un altro”.
Della serie?
“A inizio novembre, a Friburgo, in Germania, ci saranno i campionati del mondo, beh, vincere una medaglia anche lì, non sarebbe male”.
Alberto Volponi