A prima vista può sembrare solo un’arzilla signora americana, ma la sessantanovenne Barbara Anderson sta combattendo una delle battaglie più difficili, contro la Watchtower Society, conosciuta comunemente come Organizzazione dei Testimoni di Geova. La stessa comunità religiosa a cui si è “convertita” quando era ancora adolescente e che le ha reso la “vita piacevole e soddisfacente”, come lei afferma, per oltre quarant’anni, ma che oggi definisce una “setta che manipola la mente”.
Abbiamo incontrato Barbara Anderson prima della sua testimonianza alla affollata conferenza sul tema “Perché è rischioso aderire ai Testimoni di Geova”. Un’iniziativa del GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa) riminese svoltasi domenica 5 luglio nella sala-teatro della parrocchia di San Girolamo, a Rimini.
La pedofilia “nascosta”
Perché è pericoloso associarsi ai TdG (Testimoni di Geova)?
“Hanno dei segreti che non condividono con i loro membri quali, ad esempio, il problema della pedofilia”.
Lei è stata «disassociata» (espulsa, ndr) nel maggio del 2002 prima di un’intervista alla rete televisiva americana NBC, nella quale si trattava il problema degli abusi sessuali sui minori in seno all’Organizzazione di Testimoni di Geova.
Altre Chiese hanno avuto problemi simili. Non occorre distinguere tra la persona «peccatrice» e la Comunità religiosa a cui appartiene?
“È ovvio che i pedofili vanno dove ci sono bambini, non importa in quale associazione o gruppo di persone, ma i TdG hanno delle regole interne che favoriscono la presenza di pedofili tra di loro.
Non sempre hanno rimosso dall’incarico coloro che erano stati accusati di pedofilia perché se c’era stato pentimento, ed era stato accettato, essi potevano continuare ad essere TdG e, soprattutto, se venivano trasferiti in un’altra Congregazione non si avvisavano gli altri membri del «pericolo». Inoltre tra i TdG è presente una norma, secondo loro biblica, per cui non si può accusare una persona se non ci sono almeno due testimoni e questo è quasi impossibile nei casi di pedofilia. Quindi se uno accusa un TdG alla Dirigenza per atti di pedofilia, senza i due testimoni, potrebbe essere la stessa «vittima» ad essere accusata di calunnia. Quindi, di fatto, molti segreti sono rimasti a conoscenza solo della Dirigenza perché essa non ha lasciato trapelare i fatti all’esterno”.
Da oppressi a oppressori. Cosa contesta ai TdG?
“Essi, dopo avere vinto tante battaglie legali presso la Corte Suprema degli Stati Uniti per ottenere le libertà religiose, da oppressi sono diventati gli oppressori in quanto non garantiscono ai propri membri quelle libertà per le quali hanno combattuto.
Il timore e la paura tiene assoggettati i membri della comunità; i capi, infatti, minacciano l’espulsione con il conseguente ostracismo che viene praticato da parte di tutto il gruppo che include anche i familiari più intimi quali genitori e figli: per questo motivo da quasi sette anni ho perso l’amicizia di migliaia di persone e non vedo mio figlio e il mio nipotino”.
Non sono gli unici pericoli.
“Accettare il loro studio biblico sembra essere una scelta non pericolosa per le domande esistenziali, invece è il primo passo verso una strada che potrebbe portare a perdere le amicizie, la famiglia e la stessa vita in conseguenza delle loro credenze. Essi, infatti, in base all’interpretazione di certi versetti biblici, non permettono le trasfusioni di sangue ai loro associati, anche se sono bambini, con conseguenze spesso letali.
Oggi, in sostituzione alle trasfusioni, sono autorizzati a prendere alcune frazioni di sangue e per questo i TdG si sentono protetti. Ancora una volta, però, sono sviati dalla Dirigenza perché gli è offerto un falso senso di sicurezza. Infatti è dimostrato, ad esempio, che il fattore K per la coagulazione del sangue, una frazione di sangue autorizzata, può portare ad arresti cardiaci e cerebrali, ma questo i TdG non lo sanno. Nel mondo muoiono migliaia di Tdg a causa del problema del sangue.
Nel periodo tra il 1934 e il 1945 le trasfusioni erano permesse, poi proibite e nel 1961 è stata introdotta la pena della disassociazione per coloro che violavano questa disposizione interna. Altre «credenze» hanno subito queste variazioni come, ad esempio, i vaccini che erano proibiti fino al 1952 mentre i trapianti erano permessi tra il 1930 e il 1960, poi sono stati considerati «cannibalismo» e successivamente negli anni’80 i responsabili hanno lasciato la libertà di scelta. I TdG, per diversi motivi, non hanno consapevolezza dei cambiamenti negli insegnamenti e non possono essere liberi di scegliere e di usare il pensiero «critico»”.
Ci sono altri divieti?
“Un testimone di Geova non può arruolarsi nelle forze armate, salutare la bandiera… inoltre un TdG non riconosce nessuna festa, sia religiosa sia civile, da celebrare. Per questi e altri motivi si può essere emarginati dal gruppo e nessuno può avere rapporti con un «disassociato» pena l’espulsione.
È proibita anche la lettura di certi libri o la visione di film. La stessa istruzione universitaria è scoraggiata per cui i TdG possono, in un prossimo futuro, ambire solo a lavori come la pulizia delle case e altre mansioni manuali. E se un TdG cerca, per conto proprio, le origini dei TdG viene rapidamente accusato di apostasia”.
Perché si diventa TdG?
“È il «timore» di una fine del mondo imminente che attrae le persone verso i TdG e il desiderio di sopravvivere in vista di un mondo migliore. I membri vi rimangono dentro sempre per «timore» di essere ostracizzati dalla propria famiglia e dal resto della Comunità. Tanti TdG vorrebbero uscire, ma non lo fanno per paura di rimanere soli e se qualcuno di loro bussa alla vostra porta, ricordatevi che molti di loro sono vittime”.
Francesco Perez