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E la voce diventò festival e teatro

Sarà la voce, declinata in tutte le sue possibili varianti, la protagonista della 39ª edizione del festival di Santarcangelo. La scelta, interamente orientata sul versante della ricerca, si deve a Chiara Guidi, storica componente della Socíetas Raffaello Sanzio, quest’anno direttrice artistica della kermesse. Dal 3 al 12 luglio la città si trasformerà così in un unico grande tessuto sonoro dove sarà possibile immergersi per ascoltare artisti fra i più rappresentativi del panorama italiano e internazionale, che coltivano il teatro con uno sguardo particolarmente attento alla musica e ai suoni.
Dando un’occhiata al calendario si vede come la scansione degli eventi sia concentrata nei due week-end. La giornata inaugurale, venerdì 3, si presenta densissima di presenze con Lawrence Abu Hamdan, artista che, per le sue marce, utilizza le scarpe come strumento musicale; poi Richard Maxwell, con la sua compagnia The New York City Players, che presenta Showcase, ambientato in una stanza dell’Hotel San Clemente di Santa Giustina (mentre il giorno successivo toccherà a Ode to the Man who Kneels); Filippo Tappi; le macchine sonore di Felix Thorn, e senza dimenticare i giapponesi Yoshimasa Kato and Yuichi Ito, la francese Elie Hay, così come gli italiani Kinkaleri, Muta imago e Masque teatro (con La macchina di Kafka).
Ancora più nutrito il calendario di sabato, dove ai nomi già citati si aggiungeranno Sguscio, l’americano Alvin Lucier con I am Sitting in a Room e il concerto di Reena Spaulings Band. Domenica verranno replicati i lavori di questi artisti, mentre alle 23.30 si segnala la singolare Marcia animale organizzata dall’allevatore Antonio Toma.
Solo laboratori lunedì, martedì e mercoledì, invece giovedì 9 il calendario torna a infittirsi. Fra le novità si nota l’insolito concerto di Chiara Guidi e del compositore Scott Gibbons concepito per bambini, lo spettacolo Gorgone di Orthographe, e quello dei ravennati Fanny & Alexander, che si avvale delle musiche realizzate dal compositore Luigi Ceccarelli. L’evento della giornata è però la lettura (Achab e la balena) del capolavoro di Melville, affidato a un veterano del palcoscenico come Arnoldo Foà. Venerdì bisogna ancora aggiungere all’elenco il Coro ferino di Phil Minton, frutto di un laboratorio durato alcuni giorni; Erma, una novità di Davide Savorani e un’altra di Theo Teardo, musicista autore di numerose colonne sonore. Allo Sferisterio (ore 23) un concerto degli africani Konono N.1. Sabato seconda replica di un’altra novità Ecclesiophobia, un’installazione di J.G. Thirlwell che ricostruisce l’atmosfera di una chiesa romana, e la performance di Arto Lindsay. Assolutamente da non perdere la conferenza (Lavatoio, alle 18.15) di Heiner Goebbels, cinquantasettenne compositore tedesco, fra i più grandi del nostro tempo, che parlerà del “dramma”. Gli spettacoli replicano domenica 12, giornata conclusiva, quando si aggiungerà anche la gara di batterie elettroniche organizzata dai ragazzi di Montelupo.
Da non dimenticare, ogni giorno poi, film, radiodrammi e, soprattutto, la sezione SantarcangeloIMMENSA, rigorosamente dislocata in ogni angolo della città.

Giulia Vannoni