Una personalità eclettica e multi-talentata con un’anima punk: così si definisce Nicoletta Magalotti alias NicoNote. La poliedrica artista riminese quest’estate (dal 7 al 9 agosto) condurrà lo stage di ricerca sulla voce dal titolo “Strumento voce/immaginazione” (info.niconote@gmail.com) in collaborazione col Mulino di Amleto. Stage aperto a tutti, esperti e meno esperti. D’altra parte la sperimentazione del suono è leitmotiv del suo percorso artistico…
Inizia la carriera giovanissima nel 1978 fondando il gruppo teatrale Tic/ Macchine Celibi, ma forse molti la ricordano splendida voce del gruppo Violet Eves, esperienza musicale tra le più importanti degli anni ’80 (Materiali Sonori- Overview). Dal 1989 in poi, prosegue il percorso musicale come solista rock-pop con due dischi. In questa fase scopre l’interesse per l’improvvisazione legata alla percezione del profondo, un’idea che si sarebbe declinata in molte forme negli anni seguenti. Contemporaneamente, arrivano le esperienze cinematografiche: nel 1994 è attrice protagonista del film Isotta di Maurizio Fiume e interpreta il ruolo/voce di Cassandra in Orestea, una commedia organica? per la regia di Romeo Castellucci. Collabora con il Cocoricò di Riccione (dove attualmente conduce “live session di improvvisazione vocale” insieme al dj David Lovecalò). Nel 2000 con Andrea Felli cura lo spettacolo Cerimonia: viaggio errante verso Shakespeare in 3 siti e 7 quadri. Sempre con il musicista e producer riminese, inizia il progetto AND, prima tappa del quale è la produzione del cd Fashion Victim. Realizza poi lo spettacolo Voyage au bout de la nuit tratto dal romanzo di Louis-Ferdinand Céline, la pièce Silver 103° (2005) dedicata a Silvia Plath, Règola un concerto per Hildegard von Bingen e il concerto Private Space. Dopo esperienze in teatri italiani ed europei e collaborazioni con artisti di calibro internazionale, nel 2006 si confronta col territorio riminese realizzando uno spettacolo su Cagnacci per la rassegna “Argonavis”. Da lì a poco, segue “Effetto Doppler eventi al Museo”. Parallelamente, i laboratori di lettura di favole per bambini, le produzioni house con dj Arcangeli, gli stage sulla voce.
Una produzione ampia e diversificata, a cui molto hanno contribuito “le porte chiuse” come dice lei: “quando trovi ostacoli sulla strada necessariamente sviluppi una capacità di andare verso molte direzioni”. Ostacoli imperniati su una naturale propensione alla multidisciplinarietà in modo fortunato, in un connubio che è anche segreto del suo successo.
“In realtà – spiega NicoNote – in tutte le mie esperienze, c’è un unico filo che si dipana. Come dice l’attore francese Barrault «Ogni personaggio ha il suo respiro»: io seguo la mia cifra senza farmi sconti”. E il gomitolo che produzione dopo produzione Niconote dipana ha un bandolo legato in fondo alle corde vocali, la voce. Una compagna di viaggio che non finisce mai di sperimentare tra sonorità diversissime, quel respiro da inseguire sempre e che le ha permesso di sviluppare in molti modi un percorso artistico costellato di successi. E proprio sulla voce si concentra il suo stage “strumento voce/immaginazione”, condotto in collaborazione con Il Mulino di Amleto di Rimini. Un percorso didattico di esplorazione della voce nell’intento di sentirla risuonare, articolato in due fasi: un lavoro fisico di tecnica vocale e uno estetico-filosofico di creazione in cui confluiscono letture, canti, audiovisivi. “Si parte dal guardare chi siamo per cercare il proprio suono personale. – spiega – Il suono va sentito e poi sperimentato nelle sue infinite possibilità: parlando utilizziamo un millesimo delle nostre possibilità vocali”.
Romina Balducci