Ammettiamolo. Un solo ko in ogni trittico ci aveva fatto venire la bocca buona. Invece contro Bologna, ormai designata bestia nera dei riminesi, con quel diamante inviolato dai Pirati da oltre due anni, è arrivato il primo doppio stop. Con tanto di aggancio dei felsinei in testa alla graduatoria. E dire che il week-end era iniziato, nell’anticipo al Covo per poi trasferirsi in terra emiliana, nel migliore dei modi con l’ennesima vittoria dell’ormai collaudato tandem Garcia (sbaragliato il rivale Matos, spedito sotto la doccia con 4 pgl sul groppone) e Martinez, propiziata dal box che, pur con 2 valide in meno (8-10) delle mazze avversarie, capitalizzava al massimo i doppi (2 a testa) di Avagnina e Chiarini, e da un’assistenza difensiva pazzesca sempre di super Mario che salvava la chiglia del Galeone (4-2). Galeone che però si arenava subito nella sfida centrale, con Buddy Bengel che subiva un grande slam al 5° spianando la strada agli emiliani (10-3). Gara3 sembrava sorridere ai Pirati che in apertura portavano a 3 i punti di vantaggio grazie all’homer di Chiarini. Ma per i felsinei era l’unica sbandata, perché Betto e la difesa abbassavano la saracinesca, al 3° pizzicavano nel box il pur positivo Sandy Patrone (2-3), al 7° pareggiavano, per poi mettere la freccia vittoriosa proprio al 9° (4-3). Adesso si “ritorna” e l’ostacolo si chiama Grosseto. Maremmani che hanno subito la prima doppietta del San Marino che ha reagito nel migliore dei modi ad una crisi di risultati che sembrava ormai estrometterla dalla corsa play-off. Estrada e Ramirez confezionano la “solita” vittoria (4-1) in gara1, contro l’ex di turno Figueroa. La corsa sembra procedere spedita anche nella partita di mezzo, dove i Titani con Tiago Da Silva intangibile sul monte (10 k) al 5° sono avanti 3-0. Ma al 6°, con Bindi costretto ad inserire Gregorius prima e Crudale poi, succede il “solito” patatrac con i maremmani che ribaltano beffardamente la frittata (3-4). Nella gara conclusiva, che segna l’esordio del catcher 22enne antillano Ulrich Snijders chiamato al posto del “tagliato” Kirindongo, salta fuori l’orgoglio dei Titani. Martignoni sul monte blinda la difesa e, finalmente, i due rilievi di Bindi, Lucena e Schiavoni, non arretrano di uno spike. Il box, con gli homer pesanti di Duran (2p. al 3°) e del ritrovato Jansen (2p. all’8°) fa il resto (5-2). In questo turno i Titani in casa anticipano giovedì con Reggio Emilia, per poi spostarsi sul diamante reggiano.
Serie A2. Sembrava dover avere vita facile il Riccione a Latina, contro il fanalino di coda della classifica. Invece i Delfini di Dimes Gamberini hanno dovuto aspettare il 10° inning, dopo l’aggancio subìto proprio all’ultimo assalto, per avere ragione dei laziali (3-4) in gara1, mentre poi hanno inopinatamente perso la seconda (6-4). In questo turno i Dolphins ospitano la capolista Anzio.
Riccardo Leoni