Si è spenta la luce. Un calo di tensione, considerevole quanto inaspettato, ha mandato in tilt i meccanismi della macchina guidata da Selighini. Nel momento in cui serviva, più che mai, energia e lucidità, il Rimini si è ritrovato a fari spenti, finendo immancabilmente fuori strada e stoppando, così, la serie di 7 risultati utili.
Il tour de force di 4 partite in 10 giorni (con Treviso, Modena, Empoli e Piacenza), ha prodotto appena 2 punti e tanti rimpianti. Ma è proprio negli ultimi due confronti (entrambi senza raccogliere punti) che è emerso evidente e preoccupante un deficit di vigore e idee. Senz’altro, in questa fase della stagione, la condizione fisica non è delle migliori e i riminesi hanno dimostrato di patire particolarmente gli incontri ravvicinati, faticando a smaltire le tossine accumulate. Comunque sia, anche l’aspetto psicologico rischia di avere un suo peso, palesando una certa insicurezza e una carenza di incisività.
Forse non è un caso che l’ultimo successo (datato 17 gennaio) corrisponda all’ultima gara con la maglia biancorossa di Vantaggiato e Lunardini. Si sa, gli assenti hanno sempre ragione, però è indubbio che la squadra fatichi a ritrovare quella convinzione nei propri mezzi e quegli equilibri che sembrava aver trovato con il capocannoniere del campionato e il suo prezioso geometra di centrocampo.
Soprattutto risalta la sterilità del reparto d’attacco, dove, se si eccettua la generosità di Docente e la qualità di Ricchiuti, non sembrano, ad oggi, esserci riferimenti certi, che possano garantire una certa continuità sottoporta. Matteini e Paponi necessitano di tempo (e non ce n’è più molto!), mentre Cipriani si trova spesso a combattere più con i suoi acciacchi che con gli avversari.
Bisogna, comunque, ricordare che dopo la poco produttiva gara di Empoli (finita 2-1), nel successivo appuntamento casalingo con il Piacenza (0-2, con gol dell’ex Moscardelli) è venuta a mancare l’intera ossatura della squadra riminese: Sottil, Regonesi, Basha e Ricchiuti per squalifica, oltre a Bravo per problemi fisici. A cui ha fatto seguito l’espulsione di Milone, a inizio ripresa. Indubbiamente un po’ troppo!
Ora la zona play-off si è allontanata (9 punti) e quella play-out avvicinata considerevolmente (3). E il prossimo impegno è di quelli piuttosto gravosi, contro la matricola terribile Sassuolo, vera rivelazione del campionato. Nonostante la battuta d’arresto subita in casa dell’Albinoleffe, naviga in quinta posizione e non nasconde velleità da massima serie.
Roberto Baietti