Fermate quelle cartelle pazze, quella Cosap non ci riguarda. Curiosa storia quella che sta accadendo a San Mauro Pascoli. Riguarda la Cosap, il canone di occupazione di spazi e aree pubbliche per i passi carrai sulle strade provinciali in vigore fino al 2000 quando, grazie a un’azione delle organizzazioni agricole e alla sensibilità degli amministratori della provincia di Forlì-Cesena, con una delibera del consiglio provinciale (14 dicembre 2000) la tassa venne abolita dal 1 gennaio 2001 in tutto il territorio provinciale. Infatti il regolamento riportava tra le esenzioni del canone: “Tutte le occupazioni realizzate con passi carrabili e pedonali”. San Mauro, però, quella tassa ha continuato ingiustamente a pagarla. A portare alla ribalta il caso ci ha pensato la Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori del Rubicone.
Cosa è successo? “Dal 2001 la Cosap in provincia di Forlì-Cesena non l’ha pagata più nessuno – afferma Werther Vincenzi ex vice direttore della Cia – ad eccezione di alcuni cittadini residenti a San Mauro Pascoli, in particolare lungo la strada provinciale 13 Bis che corre in parte nella provincia di Rimini (nei comuni di Santarcangelo e Bellaria) e in parte in Forlì-Cesena nel territorio sammaurese. In base ad un accordo fra le due Province risalente al 1996, la manutenzione della strada è appaltata dalla Provincia di Rimini”.
Intanto i sammauresi della provinciale 13 Bis continuano a pagare. “La Provincia di Rimini, a nostro avviso in maniera impropria, ha continuato imperterrita a inviare la cartella Cosap a casa dei residenti lungo la strada provinciale 13 Bis, possessori di un passo carraio, in base al regolamento e alle tariffe stabilite dalla stessa provincia di Rimini”.
Risultato? Chi risiede lungo la Sp 13 in territorio di Forlì-Cesena e nella diramazione della via Due Martiri, è costretto a pagare a Rimini la Cosap. La Cia non è rimasta con le mani in mano, sollecitando nel 2008 le due Province a risolvere l’equivoco esentando i cittadini di San Mauro dal pagamento di questo canone. “Abbiamo chiesto al Comune di San Mauro di farsi interprete di questo problema e il sindaco Gianfranco Miro Gori ha scritto ai presidenti delle due Province invitandoli a risolvere la vicenda Cosap. Ma qualche giorno fa i bollettini di pagamento sono arrivati ugualmente a decine di famiglie per la maggior parte agricoltori che hanno l’accesso sulla provinciale. A questo punto la Cia ha raccolto tutti i bollettini dei propri soci e li ha recapitati al presidente della Provincia Massimo Bulbi”. L’invito è sempre lo stesso: Province, risolvete il problema. “Ci hanno rassicurati che per i prossimi anni verrà trovata una soluzione, – assicura Werther Vincenzi – ma a questo punto riteniamo giusto come Cia farci promotori anche di un’azione di risarcimento per quanto pagato negli anni passati in maniera impropria. Resta l’amaro in bocca per come una semplice procedura di esenzione per qualcuno, diventi una vera e propria beffa per altri”.
Ermanno Pasolini