Chi di pari ferisce… di pari perisce. Prendendo in prestito un noto proverbio, così potremmo commentare il doppio pareggio raccolto dal Rimini, prima in casa col Treviso (2-2) e quindi nel recupero di Modena (1-1).
A bocce ferme, nonostante il settimo risultato utile consecutivo (con 3 vittorie), vi è la netta sensazione di avere perso due ghiotte occasioni per trovare asilo nei quartieri alti della classifica (ora i play off sono a 6 punti), contro avversarie impantanate nella zona retrocessione. Soprattutto si sono riviste alcune amnesie difensive che hanno caratterizzato una buona parte della attuale stagione, dettate più che altro da cali di concentrazione che da bravura altrui.
Se comunque nella partita interna, dopo l’incredibile 0-2 del primo tempo, la grande reazione dei biancorossi aveva consentito di raggiungere il Treviso nei minuti di recupero (con Basha e Ricchiuti), in terra emiliana gli uomini di Selighini non sono riusciti a capitalizzare l’importante e meritato vantaggio (con Docente), facendosi raggiungere a 3 minuti dal 90’. Vi è da dire che sia il “Neri” sia il “Braglia” assomigliavano più a campi di patate che a campi di calcio e non hanno potuto premiare le doti di palleggio di capitan Ricchiuti e compagni, apparsi, comunque, in buone condizioni di forma. E questo aggiunge ulteriore rammarico per i punti lasciati per strada.
In questo momento, a quanto pare, è il 4-4-4 (!) il modulo che caratterizza il Rimini: infatti, sia in casa sia in trasferta, ha raccolto 4 successi, 4 pareggi e 4 sconfitte. La casella che piange, soprattutto, è quella delle gare tra le mura amiche. Solo 4 squadre (Modena, Avellino, Cittadella e Mantova), hanno ottenuto meno vittorie davanti al proprio pubblico. Il fattore casalingo sarà fondamentale nel prossimo mese, con 4 incontri al “Neri” (Piacenza, Ancona, Frosinone e Livorno) alla portata dei biancorossi, contro i 3 esterni (Empoli, Sassuolo e Brescia), tutti con formazioni di alto livello.
Sabato, intanto, s’inizia (ore 16) con l’Empoli di Baldini, in un momento non particolarmente brillante (1 vittoria in 7 gare), ma che ha al suo arco numerose frecce da scoccare per centrare la serie A (da capitan Vannucchi, a Buscè e Pozzi, passando per Lodi, capocannoniere dei toscani con 10 reti). All’andata fecero patire il primo dispiacere casalingo ai riminesi, grazie ad una punizione di Pasquato.
Comunque vada, non ci sarà tempo per le recriminazioni, perché già martedì 17 febbraio, alle ore 20.30, il Rimini ospiterà il Piacenza dell’ex Moscardelli (miglior marcatore assieme a Guzman: 4 gol).
Roberto Baietti