Settimana particolare quella appena trascorsa.
Prima di tutto perché il Rimini, di scena a Modena (venerdì sera), è dovuto tornarsene a casa dopo appena 17 minuti di partita (ma valeva la pena iniziarla?), a causa della fitta nebbia calata sulla città emiliana. Giusto il tempo di intravedere un rigore inequivocabile su Cipriani, negato dall’arbitro Cavarretta. Ora, secondo quanto prevede il regolamento, la gara verrà recuperata, a data da destinarsi, ripartendo da dove è stata sospesa.
Probabilmente si tornerà al “Braglia” il 10 febbraio con calcio d’inizio alle 16. Ma l’altro motivo che ha caratterizzato gli ultimi giorni, tenendo con il fiato sospeso tifosi e compagni, è stato il possibile trasferimento di capitan Ricchiuti al Brescia. Nonostante le due società avessero già raggiunto l’accordo economico (si parla di circa un milione e mezzo di euro) e il presidente delle rondinelle, Corioni, avesse a lungo corteggiato il trequartista riminese, proponendogli un contratto alettante, Adrian Ricchiuti ha ribadito una volta di più la volontà di rimanere a Rimini, sua città d’adozione. “Quello che mi dà Rimini, non lo trovo da nessun’altra parte”, ha commentato a caldo il genietto argentino, rivelando che il suo sogno è quello di festeggiare il centenario della Rimini calcio (che cade nel 2012) con la maglia a scacchi biancorossi (il suo attuale contratto, però, scade nel 2011).
Onore, quindi, al capitano, che, arrivato in riva all’Adriatico dall’Arezzo nel gennaio del 2002, in C2, ha legato in maniera indissolubile il suo nome alle conquiste della band di Acori. Ha totalizzato 253 presenze in campionato (quarto nella classifica di tutti tempi), segnando 53 gol (solo Cinquetti, con 57, ha fatto di meglio). Personaggio a volte scomodo, perché abituato a dire il proprio pensiero senza reticenze, occorre dargli atto di essere divenuto il simbolo di una squadra, spesso trascinata dalle sue giocate, e di una città, che ha saputo apprezzarne la generosità.
Lunedì scorso, alla chiusura del mercato, il Rimini ha, invece, risolto il contratto di prestito del 20enne centrocampista Mancosu, che torna al Cagliari dopo aver totalizzato 5 presenze.
Adesso si torna al calcio giocato. Sabato (ore 16), i biancorossi ospitano un Treviso reduce da un importante successo contro il Brescia (3-2), dopo una striscia di 3 sconfitte consecutive, che aveva portato l’allenatore Gotti ad essere prima sfiduciato e quindi richiamato, su pressione dei giocatori. All’andata i veneti si erano imposti grazie ad un tiro di Quadrini, che aveva sorpreso Agliardi ad inizio ripresa. I biancocelesti, che hanno ceduto gli esperti Beghetto e D’Aversa e contano tra le loro fila l’ex Baccin.
Roberto Baietti