Il più popolato? Novafeltria. Il più gettonato dagli stranieri? Ancora Novafeltria. Il più salutato? Casteldelci. La fotografia demografica dei sette comuni dell’alta Valmarecchia non regala grandi scossoni, ma tradizioni anche nei numeri. Senza fare passi da gigante ma con falcate regolari, grazie ai nuovi residenti e agli stranieri, ma con pochi matrimoni, Novafeltria si guadagna dunque la palma di comune più popoloso dell’alta Valmarecchia con 7.312 residenti, con un aumento di 54 residenti rispetto al 2007. La maggioranza è sempre rosa: 3.729 donne contro 3.583 uomini. “L’importante è non restare fermi. – commenta il sindaco Vincenzo Sebastiani – Gli aumenti sono dovuti anche all’apertura della nuova azienda a Secchiano e all’area artigianale in dirittura d’arrivo, che garantiscono occupazione, anche se la viabilità non ci aiuta”.
Pennabilli si ferma a 3.098 (contro i 3124 del 2007), San Leo lo insidia a 3.041 mentre S. Agata anche se più indietro si gode l’aumento dei famosi “4 gatti”, passando a 2.360. Scende anche Talamello, passato da 1.139 a 1.117 abitanti, nonostante un saldo naturale attivo (+1) ma penalizzato da un pesante passivo nel saldo migratorio: -22 tra emigrati (52) e nuovi residenti (19). Chiudono mestamente Maiolo, che pure sbandiera 20 residenti in più rispetto al 2007 (841) e Casteldelci, maglia nera della vallata con 476 abitanti (erano 485 nel 2007), di cui 11 stranieri.
Cattive notizie arrivano a Novafeltria dal saldo nati-morti. A fronte di 60 fiocchi rosa e azzurri (con maggioranza di femminucce, 36 contro 24), nel 2008 si registrano 76 decessi (7 in più rispetto all’anno precedente). Curiosità: un bimbo è nato all’estero, in Australia. Il saldo migratorio è in attivo (+70). 243 gli immigrati, 173 invece quelli che hanno salutato il paese per accasarsi altrove.
Capitolo stranieri. 442 residenti del 2005, 500 del 2006, 563 nel 2007, l’esercito a Novafeltria resta sopra quota 500, circa l’8% degli abitanti. La popolazione più numerosa è quella albanese (249), seguita da rumeni (113) e marocchini (90). A distanza ucraini (22), polacchi (18), senegalesi (17) e macedoni (15). Numeri più contenuti nel resto della vallata: 85 i non italiani a Talamello, 11 a Casteldelci, che diventano 163 a Pennabilli e ben 362 a San Leo, merito dell’area produttiva di Pietracuta.
A Novafeltria ci si sposa poco, sia col rito civile che con quello religioso. Ma la sfida – dopo la parità del 2007, 11 sì a testa – questa volta è vinta dai matrimoni in chiesa, 9, contro 6 unioni con rito civile. 16 i matrimoni celebrati fuori comune. Aumentano anche le famiglie: 2.989 contro 2.948.
Paolo Guiducci